DALLA TERRA ALLE LUNE CON ODIFREDDI
I TEATRI DEL PARADISO di Sergio Maifredi – Dalla Terra alle Lune e altro ancora
19 lug. Terni – 20 lug. Luni (La Spezia) – Pieve e Camogli (Genova)
“Dalla Terra alle Lune – Un viaggio cosmico in compagnia di Plutarco, Keplero e Huygens” è il titolo del nuovo progetto di Sergio Maifredi e Piergiorgio Odifreddi per il 2019, a cinquant’anni dal primo passo dell’Uomo sulla Luna. Lo spettacolo ha debuttato in anteprima a La Milanesiana l’8 luglio 2019 a Milano, e il 20 luglio alle ore 21, giorno dell’allunaggio, sarà lo spettacolo di apertura della quarta edizione del Portus Lunae Art Festival diretto da Sergio Maifredi nell’area archeologica di Luni (La Spezia) e a Pieve Ligure il 10 agosto nel Festival Scali A Mare (Pieve Ligure – luglio/agosto). Il festival della Luna prosegue fino al 9 agosto. In programma “La luna e le isole” con il grecista Giorgio Ieranò (23 luglio), “L’ore di Luna” con Andrea Nicolini (3 agosto), dedicato a Ceccardo Roccatagliata Ceccardi, precursore della poesia ligure novecentesca che va da Sbarbaro a Montale, e “Eneide. Un racconto mediterraneo” con Paolo Rossi (9 agosto).
Si tratta di uno dei molti eventi che tra l’estate 2019 e il maggio 2020 saranno in scena o in lavorazione a cura di Sergio Maifredi, come Direttore artistico di Teatro Pubblico Ligure, Scali a Mare Pieve Ligure Art Festival, Sori Teatro e Teatro Sociale di Camogli, uniti nella nuova rete “Teatri del Paradiso”.
Dalla Terra alle Lune è il diario di un viaggio nello spazio, dalla Terra alla Luna e oltre verso i pianeti e i satelliti del sistema solare. Capitano della nave spaziale è Piergiorgio Odifreddi, che per l’occasione ha arruolato come membri dell’equipaggio Plutarco, il grande storico e filosofo greco, Keplero, uno dei padri dell’astronomia moderna e Huygens, il più grande scienziato vissuto in quel mezzo secolo che separa Galileo e Keplero da Newton. Attraverso la traduzione di tre brevi scritti – Il volto della Luna di Plutarco, Sogno di Keplero e l’Osservatore cosmico di Huygens – il Capitano Odifreddi mette così in evidenza le reciproche influenze, le anticipazioni scientifiche contenute in queste opere ma anche gli errori intriganti, prendendone spunto per spaziare dalla mitologia alla fantascienza, dalla letteratura al cinema e dalle idee primitive della fisica antica alle sofisticate fotografie dell’astronomia moderna. Grazie alla capacità di Odifreddi di coniugare l’umanesimo e la classicità con la scienza e la modernità, quello che sino a ora era stato un confronto a distanza durato millenni diventa un dialogo vivo e immediato tra tre grandi protagonisti della cultura occidentale. Un viaggio straordinario con un equipaggio eccezionale.
Il Festival di Luni – la più antica cittadina italiana intitolata alla luna – si inserisce perfettamente nel lavoro teatrale che Sergio Maifredi svolge da anni per la valorizzazione dei territori nei quali opera, lungo un percorso che lo ha visto attivo in tutta Italia (Liguria, Lombardia, Toscana, Lazio, Puglia e Sicilia) e anche all’estero (soprattutto in Polonia), sempre con la collaborazione di artisti e intellettuali di livello: da Moni Ovadia a Odifreddi, da Maddalena Crippa a Paolo Rossi, da Marino Sinibaldi a Gianluca Favetto.
Nel frattempo è stata lanciata la prossima stagione del Teatro Sociale (pressbook in allegato), il cosiddetto ‘teatro tra mare e cielo’, costruito nell’800 dai naviganti della città ligure.
La stagione (che si avvale anche della consulenza artistica di Maria De Barbieri) si apre in ottobre con Nicolla Piovani, ma è già partita la preparazione di un progetto molto particolare, che Maifredi firma con con Gianluca Favetto il progetto 2019/20 Atlante del Gran Kan (senza h), ispirato alle “Città invisibili” di Calvino. Preparazione e allestimento prevedono il coinvolgimento diretto dei cittadini di Camogli (Genova) con un lavoro di ‘osservazione partecipante’ e interviste informali che da questa estate andrà avanti per tutto l’anno, fino a sfociare il prossimo maggio nello spettacolo Gamiloc><Camogli, con i testi raccolti da Favetto, la regia di Maifredi e i cittadini in scena: una mappa biografica, una carta di identità cittadina, un affresco in cui le singole vite si intrecciano per comporre il racconto di una città attraverso le biografie dei suoi abitanti.
Il Gran Kan è già approdato lo scorso anno nelle comunità di Sori><Iros in Liguria, Enna><Anen in Sicilia e Tirana><Nairat in Albania. Dopo il passaggio del Gran Kan la città non è più la stessa: Camogli diviene Gamiloc, abitanti e pietre rivelano il mistero che li tiene insieme, come un anagramma da decifrare. Una magia possibile perché “un Teatro è la comunità dei cittadini che nel Teatro si riconosce, che del Teatro è attore protagonista e che in Teatro si racconta.”
www.teatropubblicoligure.it – www.teatrosocialecamogli.it
ufficio stampa Teatro Sociale Camogli
Marzia Spanu
Ufficio stampa Teatro Pubblico Ligure
Eliana Quattrini
ufficiostampa@teatropubblicoligure.it
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