Dal 23 aprile mostre personali di Vanni e di Emilia Agosti a Bologna
Bologna – Apertura il 23 Aprile ore 17.00 presso la Galleria Wikiarte delle mostre personali di Vanni e Emilia Agosti
L’atto creativo, espresso dal corpo quale insieme armonico e dinamico di busto ed arti, tradotto in immagini pittoriche già veicoli di un gesto che, impresso, diviene infinito. Ed altra creatività, dove l’anima dell’artista penetra la realtà, ribellandosi alla materia per lasciar prevalere lo sguardo di un occhio interiore, volutamente romantico, oltre ogni prevalenza etica ed estetica.
Pigmento, tela e corpo, che assurge al ruolo di media pulsante, la cui naturale essenza è espressa dalla purezza della sua stessa nudità. Corpo come timbro, da cui body Printing, il cui intervento pittorico è conseguenza di un ascolto interiore cui l’artista lombarda Emilia Agosti accosta opportuna preparazione fisica a garanzia dell’autentica spontaneità dell’atto creativo. Che trae origine pittorica negli iniziali dettami dell’artista Angela Marini per affinarli, a seguire, frequentando il liceo artistico statale di Bergamo. E forte interesse per la storia dell’arte, l’estetica e la filosofia: discipline differenti che convergono nella ricerca di una espressione più istintiva, incarnata dall’esperienza teatrale essa stessa fucina di un moto interiore che anticipa ed accompagna l’azione. Nella eco meccanica di una tela impressa, da un solo colore, dove il pennello è superfluo, perché ulteriore barriera non solo fisica, ad un’unicità rappresentativa scandita dalla primarietà degli elementi coinvolti.
Passione inesauribile per la pittura, la cui origine risiede nel pensiero matematico: nella misura del cerchio e della sua finitudine, che richiede l’impiego di un fattore, il ‘pi grecò, i cui decimali sono all’opposto infiniti. Infiniti come i possibili segni sulla tela, coordinati nella figurazione di un soggetto o intimi ed unici, se rappresentativi di un’immagine astratta. Come la tecnica e la sua inarrestabile evoluzione, scandita dalla continua ricerca. Come il colore, sintesi e legame tra le prime, cui l’umbro Giovanni Rosa, in arte ‘Vanni’, attribuisce il compito di cogliere l’asprezza e l’incontaminata natura del paesaggio mediterraneo. Ripreso e reso vivido, luminoso ed abbagliante nei suoi dipinti, pregni di influenze espressioniste parigine che descrivono la cifra estetica del suo autore: silenziosa, nell’assenza di soggetti animati, e mnemonica, nei termini degli scorci rappresentati, la cui distinta poetica mira perenne alla compiuta armonia tra colui che crea e la realtà rupestre ad esso circostante.
Galleria d’Arte Contemporanea Wikiarte: Galleria Falcone e Borsellino 2/D Bologna
Testo critico e presentazione: Pietro Franca
Sponsorizzata e pubblicizzata da:
Durata mostra:
23 aprile – 05 maggio 2022 dal martedì al sabato dalle 11.00/13.00 – 15.00/18.00 05 maggio chiusura ore 13.00
Info e contatti:
Mail: info@wikiarte.com
Sito: www.wikiarte.com
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