Dal 17/5 a Pavona, Maura Garbarino “Imparare e poi dimenticare” Mostra di Ceramica Raku
Inaugurazione Venerdì 17 maggio ore 17.30 Dal 17 maggio al 11 giugno 2024 Presso Studio Lab 138 Via del mare 138, Pavona di Castel Gandolfo (Rm)
Con questa mostra siamo lieti di intraprendere un nuovo percorso di ricerca per la Galleria D’Arte di Pavona. Siamo infatti lieti di ospitare presso lo spazio espositivo di Castel Gandolfo un’artista autoctona: Maura Garbarino. Residente a Castel Gandolfo fin dal 1993, Garbarino è una scultrice, diplomata in Scenografia e Costume all’Accademia di Belle Arti di Roma è stata Maestra ceramista all’UPTER (Università Popolare di Roma) per più di 15 anni. Nella produzione artistica della nostra concittadina si possono ben identificare due distinte ricerche artistiche. La prima figurativa, legata agli studi accademici, la seconda più espressiva derivante dall’interesse dell’artista per la ceramica. Allieva del Maestro Ciancamerla, con cui esplora le tecniche della ceramica tradizionale, negli anni ’80 scopre la ceramica Raku. L’ottima formazione tecnica ha consegnato nelle mani dell’artista una sicurezza tale da permettergli d’imparare e poi dimenticare la tecnica, spingendola a lasciare il sentiero tracciato in favore di un nuovo cammino, accordandogli una libertà espressiva caratterizzata dalla continua sperimentazione e ricerca di nuove forme. Le opere raccolte in mostra vogliono evidenziare la peculiarità di questo percorso. Nel caso della Garbarino le abilità apprese hanno condotto a dinamiche più espressive che mimetiche, come già rilevato da Antonio Montemiglio: «[Maura Garbarino] si distacca quindi da una produzione canonica per cercare quella originalità espressiva che le consente di focalizzare ancora di più il suo personale messaggio». Un messaggio che traspare dall’imprevista omogeneità cromatica, se infatti le opere in mostra testimoniano i differenti percorsi, e la cottura Raku comporta sempre degli imprevisti, il cromatismo delle opere risulta particolarmente accordato, le terre, le velature metalliche, rimangono fedeli alla tavolozza scelta fin dal principio della sua produzione.
«La ceramica Raku prende il nome dalla prima famiglia di vasai che ebbe la concessione feudale per produrre questo tipo di manufatto. Il marchio Raku è giunto fino a noi, attraverso i secoli, portandoci il messaggio di un prezioso artigianato. Quello che Maura scopre con il RAKU non è tanto una tecnica quanto il legame con la filosofia zen. Raku significa: gioire il giorno, vivere in armonia con le cose e con gli uomini».
«I quattro elementi: Terra, acqua, aria e fuoco, utilizzati per foggiare le ceramiche, richiamano i valori primordiali legati a questa filosofia orientale. Un rito che rende vivi gli oggetti, la Terra-Materia, l’acqua-medium che permette di modellare, l’aria-elemento che permette di trascendere la materia in spirito, fuoco-energia che con la cottura porta alla luce gli oggetti, li rende vivi». I piatti, i vasi, le sculture di Maura in perfetto stile Raku sono caratterizzati da imperfezioni, scheggiature, smalti craquelè, con la loro estetica, rimandano alla spiritualità zen. Per questo motivo, guardando alle opere in mostra, ciò su cui ci si deve soffermare, più che sull’oggetto finale, è sul rito, sull’atto del creare.
Curatore: Laura Giovanna Bevione.
Date: dal 17 maggio al 11 giugno 2024
Ingresso: Libero
Catalogo: In galleria
Orari: dal lunedì al venerdì 10.30/13 e 16.30/18 in altri orari e giorni su appuntamento chiamando il 327.337.1588
Sede: Studio Lab 138, via del Mare, 138, Pavona di Castel Gandolfo (Rm)
Contatti: 327.337.1588 / studiolab138@gmail.com
Sito: http://studiolab138.altervista.org
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