Dai grandi Maestri ai talenti contemporanei: l’arte brilla a SATURA
Mentre i Rolly Days 2022 celebrano la straordinaria stagione del barocco, apice della storia passata genovese, sabato 14 maggio SATURA celebra una grande stagione del contemporaneo partendo da uno dei suoi interpreti più importanti: Emilio Scanavino.
L’artista nasceva cento anni fa a Genova, destinato a incidere, con il suo segno caratteristico, sulla pittura italiana della seconda metà del Novecento. SATURA ha deciso di dedicare un omaggio ragionato a questo maestro delle poetiche informali che è stato in grado di trascrivere pittoricamente l’interiorità con tutti i suoi tormenti.
La mostra inoltre assume un significato particolare, come testimonia il curatore Mario Napoli: “È doveroso ricordare uno degli artisti più rilevanti e inconfondibili del contemporaneo, ma lo è ancora di più visto che siamo a Genova, la sua città natale. Ho fortemente voluto questa mostra anche perché collegata alla costituzione de “La Casa degli Artisti Liguri”, progetto che si propone d’individuare e valorizzare, attraverso l’attività espositiva di SATURA, le molteplici sfaccettature dell’arte ligure che hanno inciso sul territorio e a livello nazionale.”
Da un maestro del passato a uno dell’attualità, l’inaugurazione di sabato vede arrivare per la prima volta a Genova, con la personale “Unknown landscape”, a cura di Ugo De Angelis e Mario Napoli, Vinicio Momoli, esponente dell’Arte Povera e della Transavanguardia italiana. Un artista poliedrico che ha saputo costruirsi una dimensione internazionale, come testimoniato dalle frequentazioni con le avanguardie parigine e newyorkesi a partire dagli anni ‘70, le cui opere polimateriche riflettono sul senso della forma e sulle dinamiche intrinseche dei materiali.
Si arriva poi alle nuove promesse del panorama internazionale con Massimilian Breeder genovese di nascita, ma statunitense d’adozione che propone in anteprima assoluta per l’Italia la sua produzione più recente. La sua mostra “Correzione dorsale” a cura di Flavia Motolese, basata sul tema del dolore, fisiologico e psicologico, ma anche su quello di una possibile rinascita, sorprenderà il pubblico con opere dalla carica misteriosa e viscerale grazie all’utilizzo di componenti organici come sangue e petrolio.
Si cambia, quindi, registro con la scultura di Franco Dallegri che affronta un nuovo affascinante capitolo della sua ricerca di bellezza e armonia ne “Il giardino delle Esperidi”, a cura di Flavia Motolese. Per avvicinarsi alla purezza dell’espressione di un’idea generatrice o al fondamento del visibile, l’artista si pone l’obiettivo di andare oltre le apparenze per avvicinarsi all’essenzialità del reale, attraverso una modellazione sintetica, a tratti astratta.
Chiude, infine, la programmazione un evento benefico per ricordare che l’arte ha anche un’utilità pratica e concreta. La mostra in ricordo di Fiorenza Revello Borsi, a cura di Mario Napoli e con testo critico di Andrea Rossetti, realizza una delle ultime volontà dell’artista: far sì che la sua arte sostenesse il lato migliore della natura umana. Le opere in esposizione, infatti, saranno destinate a una raccolta fondi a favore della Band degli Orsi, Onlus che accoglie i bimbi ricoverati all’Ospedale Pediatrico Gaslini e le loro famiglie.
CONTATTI:
SATURA Palazzo Stella – centro per la promozione e diffusione delle arti
Piazza Stella 5/1 – 16123 Genova
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