Dai Castelli Romani una forte richiesta di mobilita’ alternativa
Dai Castelli Romani una forte richiesta di mobilita’ alternativa, organizzata e sostenibile
“Un efficace, organico e condiviso grande Piano della Mobilità Alternativa”. Così in una nota Cristiana Avenali, consigliera PD della Regione Lazio e membro della Commissione Ambiente e Mobilità.
“É questa in sostanza la richiesta condivisa da tutti i partecipanti al 1* Forum sulla Mobilità Sostenibile, in cui ero chiamata tra i relatori, tenutosi stamattina presso la stazione di Pavona e promossa dal Coordinamento dei Comitati di Quartiere di Albano, Pavona e Cecchina, in collaborazione con il Circolo Legambiente Appia Sud – il Riccio, il Comitato via Francigena del Sud, le associazioni Mettiamoci in gioco e ArtinMusica di Pavona, il CAI di Castel Gandolfo, con il patrocinio del Parco dei Castelli Romani”, spiega la consigliera.
“Nel corso dell’iniziativa è stata presentata una nuova ricerca sui flussi di traffico e sulle criticità della mobilità dei Castelli Romani, che é stata il punto di partenza per un importante confronto, condivisione e proposte tra semplici cittadini, associazioni del territorio, imprese, esperti e rappresentanti delle amministrazioni locali e della Regione Lazio, allo scopo di affrontare criticità, soluzioni e prospettive di sviluppo legate ad un nuovo modello di mobilità sostenibile”, continua Cristiana Avenali.
“La scelta della sede dell’iniziativa, prospiciente la stazione ferroviaria di Pavone, sulla linea Roma-Velletri, non è un caso; essa ha un valore simbolico legato all’intermodalità, alla possibilità di legare il futuro della mobilità nei Castelli Romani ad un’utilizzo congiunto di bici e treno. Scelta a cui anche la Regione Lazio crede, avendo approvato pochi giorni fa un mio emendamento che introduce la possibilità di avere incentivi economici (150 euro) a chi, in possesso di un abbonamento annuale Metrebus, vuole acquistare una bici pieghevole”, ricorda la consigliera.
“Ma la discussione ha toccato vari temi legati alla mobilità “dolce”; dalla richiesta di maggiori collegamenti pubblici tra comuni e comuni e tra essi e le stazioni ferroviarie, superando i confini territoriali e le diverse competenze; alla progettazione e realizzazione di percorsi ciclopedonali che siano sicuri e collegati tra loro e anche all’introduzione del “pedibus”, un vero e proprio scuolabus a piedi, organizzato dalle associazioni e dai comitati di genitori e che può divenire anche una forma di educazione a una modalità diversa di spostamento; alla definitiva eliminazione dei passaggi a livello esistenti, con la creazione dei tanto attesi sottopassi.
La Regione Lazio ha già fatto alcune scelte importanti, tra cui il rinnovo della flotta del Cotral, con l’acquisto di 350 nuovi bus e di cui 300 già consegnati, oppure al rinnovamento di circa l’80% del materiale rotabile, tutto allo scopo di garantire una maggiore sicurezza, una maggiore frequenza di passaggio e anche un maggiore comfort per i viaggiatori. Si eleva così la qualità dei servizi ai cittadini, garantendo loro anche il diritto ad una maggiore dignità di trattamento”, ricorda ancora la Avenali.
“Insomma un sistema razionale e organizzato di tutti i percorsi esistenti, siano essi ciclovie o cammini, anche spontanei, con realizzazione di nodi di congiunzione, sia tra gli stessi percorsi che con il GRAB, al fine di creare un piano organico, efficace e attuabile che comprenda tutti i percorsi, ciclabili e pedonali, che permettano a chi lo desidera di non dover utilizzare l’auto. E non solo per gli spostamenti quotidiani”, conclude Cristiana Avenali, “ma anche per godere di una forma di turismo più rispettosa dell’ambiente, creando anche l’opportunità di un diverso sviluppo economico, più legato a una diversa accoglienza turistica o ai servizi necessari per la manutenzione dei mezzi a due ruote, che valorizzi e allo stesso tempo tuteli i tesori ambientali, artistici e archeologici, spesso anche nascosti, attraverso una fruizione, a piedi o in bici, meno invasiva”.
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