DA VEIO A LONDRA E RITORNO
Musei Capitolini, Centrale Montemartini – Via Ostiense 106 – 00154 Roma
Da venerdì 31 luglio al 1° novembre 2020
Su iniziativa del Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale e grazie alla generosità di
Bulgari S.p.A., un nuovo reperto si aggiunge all’esposizione “Colori degli Etruschi. Tesori di
terracotta alla Centrale Montemartini”, in programma fino all’1 novembre 2020, promossa da Roma
Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e dalla
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma, la provincia
di Viterbo e l’Etruria meridionale.
Si tratta di un’antefissa etrusca policroma degli inizi del V secolo a.C. raffigurante una menade in
atto di danzare al suono dei crotali (un tipo di antiche nacchere).
Nel dicembre 2019 la casa d’aste londinese Christie’s ha messo in vendita un’antefissa etrusca
raffigurante una menade in passo di danza, priva della testa ma che conserva ancora una vivace
policromia. I dati di vendita indicavano solo l’appartenenza dell’opera a una collezione privata
inglese dal 1994, cosa che ha attirato l’attenzione degli esperti, data l’analogia con le tre antefisse
raffiguranti satiri e menadi esposte in una sezione della mostra, a loro volta già restituite all’Italia in
quanto provenienti da scavi clandestini.
Un ulteriore approfondimento, subito condotto dai curatori della mostra su richiesta dei Carabinieri
Tutela del Patrimonio Culturale, ha dimostrato il rapporto della “nuova” antefissa con un esemplare
identico esposto nel Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia. Questo è stato ritrovato nel 1937 a
Veio, nel corso di scavi regolari della Soprintendenza presso il santuario etrusco di Campetti Nord,
in un sito già violato in precedenza dai famigerati “tombaroli”. Appare evidente che le due antefisse
sono state ricavate da una stessa matrice e decorate nella stessa officina, e quindi molto probabilmente
in origine decoravano il medesimo edificio sacro.
Grazie alla sensibilità e generosità di Bulgari S.p.A. che ha acquistato il reperto all’asta e lo ha donato,
attraverso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, allo Stato italiano, l’antefissa
può oggi essere esposta al pubblico nella mostra, accanto al materiale tornato in Italia tramite
operazioni internazionali dei Carabinieri e del Ministero. Successivamente, essa entrerà a far parte
delle collezioni del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, per riunirsi finalmente agli altri
materiali provenienti dal medesimo contesto archeologico.
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Ufficio Promozione e Comunicazione
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area
metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale
Palazzo Patrizi Clementi – Via Cavalletti, 2 – 00186 Roma
tel. +39 06 6723.3002-03
sabap-rm-met.comunicazione@beniculturali.it
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