Da Rocca Priora, i ricordi di una decenne sul “Bombardamento di Frascati”
ROCCA PRIORA (Luciana Vinci) – “L’arrivo di tantissimi aerei verso Frascati ci fecero andare subito sulle terrazze per vedere cosa stesse succedendo: c’era il sole: da li vedemmo le bombe di colore argento che scendevano sulla zona di Frascati e la polvere che saliva in alto.
E li, ricordammo anche che a Grottaferrata, per l’8 Settembre 1943, c’era la Fiera, e mio padre, Angelo Vinci, con mio nonno: Giuseppe Vinci, con la macchina si erano recati alla Fiera, ed avrebbero pranzato con gli amici Grandi, proprietari del Mobilificio in Piazza Santa Maria Maggiore di Roma, e che avevano un Villino alle Quattro Strade di Frascati: si può dire dove c’era il bombardamento.
Alla scomparsa degli aerei, che avevano lanciato centinaia di bombe, io e mia zia Ria Vinci, con l’angoscia e preoccupazione nel cuore, ci siamo recate di corsa al “Bivio delle Case Popolari”, luogo dove arrivavano le Strade di Frascati e Monte Compatri, e dalla Strada di Frascati, dopo neanche mezz’ora, sono arrivate le jeep tedesche con molte persone di Frascati, dove tutto era distrutto, e che piangevano disperate e venivano a Rocca Priora per essere ospitate da parenti e amici: dobbiamo precisare e ricordare che a quel “Bivio delle Case Popolari” c’erano tanti parenti ed amici per abbracciarli e ospitarli.
Dopo parecchio tempo sono arrivati: mio padre Angelo e mio nonno Giuseppe: nel corso della durata del bombardamento loro sono rimasti sempre sotto gli archi delle porte della casa, e sono stati veramente fortunati: quel bombardamento era stato terribile: tantissimi morti e distruzioni enormi”.
Quell’8 Settembre 1943 non si cancellerà mai dalla nostra memoria e vi resterà sempre!!!”
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