Da “Il fico sulla fortezza”.
Marzo 29
18:13
2015
Quel giardino pieno di fiori
con quell’erba, quel senso d’abbandono,
quel giardino con pochi fiori,
molta erba, piante selvagge
dove un giorno l’uomo fece qualcosa
ma da tanto è abbandonato.
Quelle pietre messe dall’uomo
ma che non sembrano messe
da nessuno.
Quella voce così struggente
che si sente sempre cantare,
voce flebile, lontana,
che dalla terra proviene.
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