Da Duchamp a Cattelan. Arte Contemporanea sul Palatino
Roma – Roma eterna e contemporanea. Come non l’avete mai vista. Arte supermoderna in contesti archeologici. 100 capolavori da 25 nazioni diverse. Istallazioni, sculture, quadri, fotografie e dipinti.
“All’interno dello Stadio Palatino e del peristilio inferiore della Domus Augustana, con le terrazze e le Arcate Severiane, la mostra articola le sue tematiche essenziali: le Installazioni architettoniche in situ, efficace accostamento tra archeologia e arte contemporanea; le Mani, disegnate, fotografate, dipinte, scolpite, simbolo comunicativo e forza creatrice; i Ritratti, traccia identitaria per eccellenza e genere”. Ed è così che il visitatore resta incantato dalla fusione ed unione del passato con il moderno e super moderno, in giochi pirotecnici di assonanze e dissonanze. Sino al 29 ottobre prossimo.
Architettura, identità, comunicazione, creazione sono temi che la contemporaneità interpreta spesso con disinvolta ironia, in maniera destabilizzante, rifiutando ogni dogma: a confronto con le maestose architetture dei palazzi imperiali del Palatino, questi materiali ci interrogano sul senso del tempo e della permanenza. Sono interventi, molti dei quali creati appositamente per questo progetto al Palatino, che non vogliono essere rassicuranti ma, senza chiedere permesso, i segni del presente suggeriscono differenti percorsi di comprensione dell’antico.
I lavori provengono dal museo ALT creato dall’architetto Tullio Leggeri, tra i maggiori collezionisti italiani che, fin dagli anni ’60, ha caratterizzato il suo rapporto con gli artisti sviluppando i loro progetti e suggerendo soluzioni tecniche e creative. Tra le monumentali rovine, viene esposta una significativa selezione delle oltre 1000 opere che costituiscono la sua raccolta.
Per maggiori informazioni: Foro Romano: Largo della Salara Vecchia 5/6; Palatino: Via di San Gregorio 30, tel.06.39967700
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