Da Beethoven a Castelnuovo Tedesco: un viaggio attraverso due secoli di musica
nel concerto del duo Francesca Dego- Francesca Leonardi
Francesca Dego è una delle più note rappresentanti di quella nouvelle vague di violiniste che sta strappando ai signori uomini il predominio in questo campo e a soli trent’anni è già una protagonista del concertismo internazionale e un vanto per la musica italiana. Ha debuttato a sette anni negli USA con un Concerto di Bach e poi ha mantenuto le promesse, compiendo con successo la difficile trasformazione da bambina prodigio a interprete matura e completa. Attualmente suona regolarmente nelle principali sale da concerto, quali Royal Albert Hall di Londra, Oriental Arts Center di Shangai, NCPA di Pechino, Sala Ciajkovskij di Mosca, Teatro Colon di Buenos Aires, Parco della Musica di Roma. Francesca Dego è un’artista Deutsche Grammophon, la prestigiosa casa discografica per cui hanno inciso i più grandi artisti della musica classica
Sabato 1 febbraio alle 17.30 il suo concerto nell’Aula Magna della Sapienza per la stagione della IUC si aprirà con un omaggio a Ludwig van Beethoven, in occasione del duecentocinquantesimo anniversario della nascita. Con lei suona la pianista Francesca Leonardi, con cui forma un affiatatissimo duo, noto anche con l’affettuoso nomignolo “le due Francesche”. La Dego, che ha inciso l’integrale delle Sonate per violino e pianoforte di Beethoven per Deutsche Grammophon, ha scelto la giovanile Sonata in mi bemolle maggiore op. 12 n. 3, che è certamente una delle più brillanti Sonate beethoveniane per violino, con un’equilibrata unione di virtuosismo e cantabilità, vivacità ed eleganza.
Si prosegue con la Sonata n. 1 in la minore op. 105, un capolavoro dell’ultimo periodo creativo di Robert Schumann. La moglie Clara, anch’essa eccellente musicista e anzi all’epoca forse anche più famosa del marito, affermò di esserne stata «incantata e commossa»: parole sicuramente non dettate solo dall’amore.
La seconda parte del concerto propone alcuni brani del più recente cd di Dego e Leonardi, in cui due grandi compositori del Novecento rendono un omaggio all’Italia e alla sua musica. Nella Suite italienne n. 2 Igor Stravinskij rielaboraò per violino e pianoforte sei brani del suo balletto Pulcinella, basato su musiche di Pergolesi e altri compositori italiani del Settecento. Pulcinella è un lavoro fondamentale nell’opera di Stravinskij, come dichiarò egli stesso: «Pulcinella rappresenta la mia scoperta del passato, l’apparizione tramite la quale divenne possibile tutto il mio lavoro successivo».
L’altro compositore del Novecento in programma è l’italiano Mario Castelnuovo-Tedesco, che in seguito alle leggi razziali fasciste emigrò in America, dove ottenne l’ammirazione e l’amicizia di grandi musicisti come Toscanini, Segovia e Stravinskij ed iniziò una nuova vita e una carriera di compositore prodiga di successi. L’Italia invece lo ha quasi totalmente dimenticato e ha molto da farsi perdonare da lui. Solo ora alcuni musicisti lo stanno riportando all’attenzione del pubblico italiano e tra questi è appunto Francesca Dego, che suonerà tre Parafrasi di Castelnuovo-Tedesco, che sono dei ritratti musicali dei protagonisti di celebri opere di Verdi (Violetta della Traviata) e Rossini (Rosina e Figaro del Barbiere di Siviglia).
Ufficio stampa della IUC – Istituzione Universitaria dei Concerti
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