Cynthialbalonga (calcio, serie D), Di Cairano: “Finalmente ho sfatato il tabù della Sardegna”
Genzano (Rm) – La Cynthialbalonga vince ancora. La formazione castellana ha ottenuto il settimo risultato consecutivo (cinque vittorie e due pareggi), vincendo con un rotondo 4-2 sul campo del Lanusei e confermando di aver cambiato ritmo da un mese e mezzo a questa parte. Per il centrocampista classe 2000 Davide Di Cairano la festa è stata, anzi tripla ed è lui stesso che ne spiega i motivi. “In quattro anni tra Albalonga prima e Cynthialbalonga adesso non ero riuscito mai a vincere in Sardegna (anche se in due di queste stagioni il club castellano non è stato abbinato alle formazioni isolane, ndr). L’unica volta che ci eravamo riusciti quattro anni fa ero squalificato. Anche quest’anno avevamo messo insieme tre sconfitte e un pari e quindi sento di aver sfatato una sorta di tabù. Inoltre è arrivato anche il mio primo gol stagionale finalmente e lo voglio dedicare alla squadra che aveva bisogno di una bella affermazione esterna”. Sin dai primi minuti del match la Cynthialbalonga ha fatto capire al Lanusei di essere in un’ottima giornata: “Siamo andati sul doppio vantaggio nel giro di un quarto d’ora grazie a due reti di Roberti, poi prima dell’intervallo i padroni di casa hanno accorciato le distanze. Nella ripresa abbiamo gestito bene e a metà frazione è arrivato il mio gol, poi quello di Alessandro per il poker e infine la seconda rete avversaria”. Le fatiche ufficiali del club del presidente Bruno Camerini non sono terminate: mercoledì c’è l’ultimo match del 2021 contro il Real Monterotondo Scalo allo stadio Abbatini. “Ci darebbe fastidio arrivare alla pausa con un risultato negativo, daremo tutto per vincere. Siamo partiti molto lentamente in questo campionato e pian piano ci siamo ripresi: le aspettative erano altissime, ma ora non c’è tempo di piangersi addosso. Dobbiamo pensare a vincere ogni singola partita e poi vedremo dove saremo arrivati”. La chiusura di Di Cairano è sul rapporto con mister Luca Tiozzo: “Sento la fiducia dell’allenatore e cerco di impegnarmi al massimo per farmi trovare pronto quando serve. Davanti a me, in mezzo al campo, ci sono grandi giocatori come Sevieri e Luciani da cui posso solo imparare”.
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