CULTURA, LA CITTA’ DI MARINO CELEBRA IL CENTENARIO DI SEI PERSONAGGI IN CERCA DI AUTORE
IL PROF. RINO CAPUTO: “VEDREMO COME PIRANDELLO HA RIVOLUZIONATO IL TEATRO DEL 900”
Martedì 23 marzo alle ore 15 l’evento in streaming sul sito web del Comune
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Martedì 23 marzo 2021 alle ore 15 in diretta streaming dall’aula consiliare di Palazzo Colonna (https://marino.consiglicloud.it/home) in scena il tributo della Città di Marino a Luigi Pirandello nel centenario dei suoi Sei personaggi in cerca di autore.
L’iniziativa, ideata dall’associazione La Terzina, ha ottenuto il patrocinio dell’Amministrazione comunale di Marino, il partenariato scientifico non oneroso del Centro Studi sull’Ars Nova Italiana del Trecento “Marcello Masini” di Certaldo.
Parteciperanno in collegamento le classi del liceo scientifico Giovanni Vailati di Genzano di Roma, coordinate dalla professoressa Alessandra Mattei, docente di Lettere e le classi che hanno aderito al progetto La Nostra Buona Stella, dell’associazione Arianna onlus, della scuola Amari Mercuri, sotto la guida della professoressa Valentina Violo, docente di lettere.
Nel corso dell’evento, condotto dalla giornalista Anna Maria Gavotti, capoufficio stampa del Comune di Marino, interverranno il sindaco Carlo Colizza e l’assessora alla Cultura, Paola Tiberi. L’accompagnamento musicale sarà curato dal Maestro Mario Alberti al flauto.
Relatore principale sarà il professor Rino Caputo, già professore ordinario di Letteratura italiana all’Università di Roma – Tor Vergata, autore di saggi e volumi su Dante, Petrarca, Manzoni e il primo romanticismo italiano, Pirandello e sulla critica letteraria italiana e nordamericana contemporanea. Membro dell’Arcadia, della Dante Society of America, del Centro Nazionale di Studi Leopardiani, fondatore e già direttore del CLICI (Centro di Lingua e Cultura Italiana), è attualmente presidente dell’Ars Nova di Letteratura e Musica del Trecento di Certaldo.
“Il 9 Maggio 1921 al glorioso Teatro Valle di Roma, la struttura purtroppo chiusa da qualche anno, ben prima della pandemia, fu presentata la prima assoluta dei Sei personaggi in cerca d’autore” dichiara Caputo presentando l’appuntamento in programma a Marino.
“Dopo il primo tempo, già nell’intervallo, ci furono le reazioni più strane e di segno opposto, tra le quali si ricorda la famosa registrazione dell’esclamazione Manicomio! Manicomio! Addirittura tra detrattori e fautori di Pirandello se le dettero di santa ragione. Questo fa capire quanto fosse nuova l’opera di Pirandello che veniva rappresentata per la prima volta, infatti il suo vero successo si paleserà qualche mese dopo a Milano, platea che accolse meglio l’opera pirandelliana. Il vero trionfo che darà la fama planetaria all’autore sarà però quello del 1923 a Parigi, quando il grande regista francese di origine russa Pitoeff escogitò una bella trovata: far scendere sul palcoscenico i sei personaggi mediante un ascensore. Tutto ciò con la tecnologia di allora. In ogni caso – prosegue il professore – al di là di questi aspetti che potrebbero sembrare aneddotici, bisogna ricordare il sottotitolo dell’opera: Commedia da fare. La novità rivoluzionaria fu nel fatto che Pirandello, per così dire, davvero riuscì a eliminare i confini del palcoscenico, permettendo cioè che realtà e fantasia entrassero sulla scena così come i personaggi che iniziarono a muoversi e in qualche modo potevano essere parte del pubblico stesso. Questa – conclude Caputo – fu la novità che diede origine agli aspetti positivi, nuovi della scena novecentesca che influenzeranno tutti: dal teatro esistenzialista con Sartre, il teatro dell’assurdo, fino al teatro straniante di Bertolt Brecht e al teatro sperimentale che si svolge in Italia, in Europa e in tutto l’occidente proprio dal ’68 procedendo nei decenni successivi fino ai nostri giorni”.
“Siamo particolarmente lieti di ospitare nuovamente nella Sala Consiliare il professor Rino Caputo e il Maestro Mario Alberti, dopo Dante e il percorso del desiderio, per celebrare i 100 anni dalla prima di “Sei personaggi in cerca d’autore” dichiarano il sindaco di Marino, Carlo Colizza e l’assessora alla Cultura, Paola Tiberi.
“Nel 1921 si era appena usciti dall’epidemia di Spagnola, oggi purtroppo siamo lontani dalla fine del Coronavirus ma auspichiamo di vedere presto la luce in fondo al tunnel con l’avvento delle vaccinazioni. Palazzo Colonna in tutto questo – conclude la nota dei due amministratori – e sarà sempre aperto alla Cultura”.
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