Cube: Tammurriata Rock di Enrico Capuano sulle tracce dei 99 Posse
Per una sera il classico appuntamento live del Cube di Via di Portonaccio a Roma, dove Radio Rock è solita organizzare serate multiconcerto in cui si propongono cover band e nuove proposte del panorama romano, cambia veste e, puntando direttamente su Napoli, ripesca o’ Zulù, storico frontman dei 99 Posse tanto in voga negli anni 90′, che si è presentato sul palco della bella sala bottarga al piano superiore del Cube, nella notte di giovedì 4, affiancato da un altro musicista di spessore nell’universo partenopeo, ovvero Enrico Captano. Insieme hanno fatto ballare fino a tarda notte i tantissimi presenti, in quanto la serata è come sempre gratuita, accompagnati dalla band di Capuano, che da parecchi anni ha fondato questa sua Tammurriatarock.
Fabiano Lelli alla chitarra, Claudio Cecchetti al basso, Daniele Iacono alla batteria e Stefano Ribeca al violino, hanno accompagnato i due frontman, di cui Capuano anche alla chitarra acustica, in un viaggio nel meglio dell’ultimo repertorio della band, che può contare anche sui suadenti cori della bella Tullia Marino.
Un escursus nei mitici pezzi dei 99 Posse, insieme a tanti nuove invenzioni che pescano direttamente nella tradizione folk napoletana, questi gli ingredienti della band, che, pur prendendo spunto dal mondo puramente etno-music, và al di là del tradizionale, pestando sugli strumenti come un potente gruppo rock.
Nato quasi per caso e per gioco, dopo tante serate trascorse in allegria a ripercorrere le vecchie gesta dei 99 Posse, l’incontro tra Zulù e Capuano si è trasformato in qualcosa di più importante che è divenuto oggi anche nuovi pezzi, prove in sala, registrazioni e da ultimo anche la tourneè che sta orbitando in questi giorni di fine inverno in giro per l’Italia, toccando anche Roma.
Bel feeling e bell’affiatamento quello della Tammurriatarock, propone un sound esplosivo ma leggero, coinvolgente e fresco, pur seguendo la classica linea anticonformista e di protesta tipica dei testi inclini al carattere ribelle di Zulù. “Curre Curre Uajò”, “Napoli!”, “Ripetutamente”, “Songh’e ‘ra dicos”, e tanti pezzi storici si sono alternati a nuove ballate stile taranta power, un freschissimo e sempre attivo Zulù, a dispetto del tempo che passa, ha dato filo da torcere alla chitarra di Capuano, che letteralmente inseguiva la furia lirica del robustissimo frontman.
Evento insolito per il Cube, che per una sera ha trasformato il locale nella location di un grande evento.
Qualche info in più sulla Tammurriatarock sul web al motore di ricerca, o sullo space.
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