Cs Spaziocima – “All Mad About Xmas”, 9 artisti per un Natale di arte senza tempo
Inaugurerà martedì 6 dicembre e sarà visitabile sino al 18 dicembre la collettiva di SpazioCima, in via Ombrone 9, Roma.
Cs Spaziocima – “All Mad About Xmas”, 9 artisti per un Natale di arte senza tempo
In mostra le opere di Roberto Di Costanzo, Marjan Fahimi, Carlo Grechi, Giusy Lauriola, Laura Marinelli, Ottavio Marino, Piero Petracci, Valerio Prugnoli e Laura Stor.
Nove artisti per un Natale tra viaggio e bellezza, modernità e classicismi: inaugurerà martedì 6 dicembre (vernissage ore 18:30, con la sponsorship di Enoteca Il Territorio) e sarà visitabile sino al 18 dicembre (orario apertura 15:30-19:30) la collettiva “All mad about Xmas” presso SpazioCima, in via Ombrone 9, Roma. In mostra le opere di Roberto Di Costanzo, Marjan Fahimi, Carlo Grechi, Giusy Lauriola, Laura Marinelli, Ottavio Marino, Piero Petracci, Valerio Prugnoli e Laura Stor.
“Una collettiva che farà sognare”: è la promessa di questi sette artisti che, tra ritrattistica e fotografia, pittura e tecniche sperimentali, incisione e classicismi, propongono opere che emozionano e impressionano, per la loro poliedricità e versatilità. Ma con un leit motiv costante: il desiderio di una ricerca costante, alla conquista del sogno, tra lucidità e follia. Circa trenta opere per una mostra natalizia senza tempo, senza tempi. L’evento è organizzato con Ad Spem, Associazione Donatori Sangue Problemi Ematologici, e Faro, Associazione Promozione Sociale.
ROBERTO DI COSTANZO – Le illustrazioni di Roberto Di Costanzo relative al Canto di Natale di Charles Dickens, edite Azimut, rappresentano il racconto contemporaneo e metafisico dell’artista. Un viaggio visionario, di redenzione, in cui Ebenezer Scrooge diventa un burattino guidato dalle mani degli spiriti e procede nel suo percorso. Un classico rivisitato dagli occhi di un illustratore italiano.
MARJAN FAHIMI – “Moonwalk” e “Spighe III” sono il risultato della tecnica sperimentale di Marjan Fahimi, che si basa sull’applicazione di più strati di colore e sulla parziale sottrazione di essi attraverso lavaggio con l’acqua. Le spugne di ferro ed altri oggetti aiutano a creare una superficie graffiata che fa intravedere le diverse sovrapposizioni cromatiche. L’utilizzo di colori ad olio in forma di velature quasi trasparenti rafforzano il “graffio” del quadro e creano atmosfere sfumate e nebbiose.
CARLO GRECHI – Le opere di Carlo Grechi presenti allo Spazio Cima sono una piccola selezione di tecniche miste (acquarello, china, pastello su carta, acrilico e tecnica mista) di piccolo e medio formato ispirate dal desiderio di ritrarre l’ impalpabile e complesso universo femminile. L’ evocazione dell’ immagine “donna” è affidata al gesto, che genera il segno, e al colore, in cerca di armonia.
GIUSY LAURIOLA – L’opera “Il colore delle donne” di Giusy Lauriola nasce dopo un viaggio in Burkina Faso: una visione frammentaria, simile a un flash, che sintetizza souvenir di viaggio e momenti del presente. Protagonisti i colori delle dalle donne africane. In “Modalità aerea” e “Via da queste sponde” la percezione è sospesa, contemplata e colorata. Si scorgono ali, misteriosamente appoggiate su persone che camminano e su una donna quali simboli delle nostre timide e colorate aspirazioni. Nell’opera “La piuma nera”, invece, quelle donne che prima, anche se dotate di ali, non volavano, ora sono sospese. E quella terra che vista dall’alto diventa il mondo.
LAURA MARINELLI – Laura Marinelli, graphic designer, la sua formazione artistica e la passione per l’arte la porta recentemente a intraprendere un nuovo percorso di pittura figurativa realista e, attraverso lo studio dei pittori classici, esplora gli animi e i sentimenti dei vari personaggi che rappresenta, attraverso copie d’autore.
OTTAVIO MARINO – Le foto di Ottavio Marino, selezionate per l’occasione, fanno parte di un progetto fotografico che si ispira a “Romeo & Juliet” di William Shakespeare. Un progetto che nasce da una domanda: “Come avrebbe potuto dipingere gli amanti veronesi il Maestro Merisi”. Da qui la sua personale interpretazione, in chiave volutamente “pittorica”, utilizzando quelle stesse atmosfere che tanto amava Caravaggio. Le foto sono state scattate utilizzando esclusivamente luce naturale, una luce volutamente delicata, morbida.
PIERO PETRACCI – Le opere fanno parte del ciclo dei “pentacoli”, antichi simboli dalle molteplici implicazioni culturali esoteriche e politiche. Un richiamo all’uomo vitruviano inteso nella sua tensione tra materia e spirito verso un ideale perfezionamento. Ripreso ed utilizzato da movimenti rivoluzionari e non, ha finito per rappresentare utopicamente la stella che guida verso una umanità nuova e finalmente unita. Le opere rappresentano un’analisi dello stato dell’uomo, perso tra invalicabili conflitti e dominato da un senso di tradimento e disillusione.
VALERIO PRUGNOLA – Quella di Valerio Prugnola, in arte “Shout”, è una provocazione che mira a fare riflettere sullo stato di decadenza e talvolta abbandono in cui versa gran parte del patrimonio culturale. Con particolare attenzione a Roma, la città in cui l’artista è nato. È tuttavia anche espressione del desiderio di affermazione e imposizione. L’opera è stata realizzata interamente con i colori acrilici, salvo qualche piccolo intervento su alcuni dettagli, realizzati con dei particolari pennini.
LAURA STOR – Un viaggio spaziale e temporale attraverso la raffinata tecnica incisoria. Quelle di Laura Stor sono opere nate da matrici che possono essere di zinco, rame, legno, linoleum, presspan, plexiglas. Queste vengono incise con vari procedimenti che richiedono l’immersione in acido nitrico diluito (acquaforte, acquatinta, ceramolle e altre) o l’intervento diretto sulla lastra (puntasecca). Al momento di stampare l’opera si inchiostra la matrice e la si fa passare assieme al foglio fra i rulli del torchio calcografico.
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