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Il 1° Italian Geothermal Forum per un Piano Nazionale di Azione per la Geotermia

Il 1° Italian Geothermal Forum per un Piano Nazionale di Azione per la Geotermia
Gennaio 15
16:37 2025

Il 1° Italian Geothermal Forum per un Piano Nazionale di Azione per la Geotermia

Utilizzando solo il 2% del potenziale presente in tutto il territorio italiano nei primi 5 km di profondità, la geotermia potrebbe soddisfare il 10% della domanda di elettricità in Italia al 2050 e, contemporaneamente, oltre il 50% del fabbisogno per riscaldamento e raffrescamento degli edifici residenziali, pubblici e commerciali. Se ne parlerà l’11 e il 12 marzo 2025 presso il Centro Congressi “Auditorium della Tecnica” di Roma.

Roma, 14.01.25  – Per raggiungere gli obiettivi di sicurezza energetica e neutralità climatica al 2050 è necessario che l’Italia integri i contributi di tutte le tecnologie pulite disponibili, promuovendo in primis lo sviluppo e l’impiego della fonte geotermica: costante, continua, pulita, disponibile ovunque e a minimo impatto ambientale.

 

L’accordo per una strategia europea per la geotermia e la disponibilità dei Ministeri competenti a un piano d’azione nazionale sono il quadro di riferimento indispensabile dal quale partire per il rilancio del settore.

 

La geotermia rappresenta infatti la chiave di volta necessaria non solo al raggiungimento dei target europei ma anche allo sviluppo complessivo del Paese e a una riduzione delle bollette per famiglie e imprese. È necessario però mitigare il rischio esplorativo e semplificare gli iter autorizzativi.

 

Di questo e di molto altro si discuterà in occasione del 1° Italian Geothermal Forum, di In Fieri e organizzato da Mirumir, in programma l’11 e il 12 marzo 2025 presso il Centro Congressi “Auditorium della Tecnica” di Roma. Il forum offrirà un’occasione unica per esplorare le ultime tecnologie e tendenze emergenti nel settore nonché per un confronto con le istituzioni nazionali e europee.

 

Il programma (https://www.mirumir.it/wp-content/uploads/2025/01/PROGRAMMA-GEOTHERMAL-FORUM_2025-0901.pdf) include infatti sessioni plenarie con dibattiti sugli scenari di mercato attuali e futuri. Sono inoltre previste sessioni tecniche parallele dedicate alla produzione geotermoelettrica, al teleriscaldamento, alle pompe di calore, allo geoscambio, alle CER termiche e ai minerali strategici dalle brine geotermiche. 

 

I partecipanti avranno l’opportunità di interagire con leader del settore e rappresentanti istituzionali, esplorando nuove opportunità di investimento e soluzioni geotermiche per soddisfare le esigenze energetiche di aziende e pubblica amministrazione. Ci saranno anche momenti di networking, con incontri con i media, enti di ricerca e associazioni italiane ed estere.

Il 1° Italian Geothermal Forum è realizzato in collaborazione con le principali associazioni Italiane del settore: Unione Geotermica Italiana (UGI), Associazione Italiana Riscaldamento Urbano (AIRU), Rete Geotermica e Associazione Nazionale Impianti Geotermia Heat Pump (ANIGHP, sezione di ANIPA), oltre che con il Consiglio Nazionale Geologi. L’evento prevede la partecipazione di A2A e di numerosi altri importanti Sponsor.

“Un piano di azione per la geotermia può contribuire da subito e in maniera significativa agli obiettivi di sicurezza e decarbonizzazione del Paese al 2050. Il Geothermal Forum ha l’ambizione di far sedere attorno a un tavolo le istituzioni, la ricerca, l’industria, i territori e i professionisti affinché l’Italia valorizzi l’enorme risorsa naturale, disponibile, continua e rinnovabile che ha sotto ai piedi, per la produzione elettrica, gli usi termici e per i minerali strategici”, afferma Bruno Della Vedova, Presidente dell’Unione Geotermica Italiana.

Attualmente, la geotermia contribuisce solo per il 2% alla copertura della domanda nazionale di energia elettrica, nonostante l’Italia sia uno dei Paesi a più elevato potenziale geotermico in Europa. Stando a quanto emerso nello studio dell’European House Ambrosetti, commissionato da Rete Geotermica, “se valorizzassimo anche solo il 2% del potenziale presente in tutto il territorio italiano nei primi 5 km di profondità, la geotermia potrebbe soddisfare il 10% della domanda di elettricità in Italia al 2050”.

“Tuttavia, per consentire uno sviluppo completo della tecnologia a emissioni zero, è essenziale semplificare le procedure autorizzative e adottare misure di incentivazione economica, simili a quelle implementate in passato per il fotovoltaico e l’eolico, per guidare il settore verso l’autosostenibilità, consentendo l’ingresso nel mercato anche a nuovi operatori”, afferma Fausto Batini, Presidente di Rete Geotermica.

Quello per usi termici (riscaldamento, raffrescamento e acqua calda sanitaria) è il settore per il quale è più rilevante l’utilizzo di combustibili fossili e la dipendenza dalle fonti di approvvigionamento estere. Occorre che il governo sostenga Piani di transizione del calore per la pubblica amministrazione con lo scopo di estendere la geotermia a tutti i maggiori centri urbani, dove al momento si concentrano quasi l’80% delle emissioni di gas climalteranti da usi energetici termici. 

“L’evento ha come obbiettivo quello di ricordare come la geotermia (energia rinnovabile, costante e affidabile) ha molteplici applicazioni nella produzione termica e/o elettrica, o nell’estrazione di CRM. Il lavoro del CNG e della Piattaforma Geotermia, in continua collaborazione con gli Enti decisori, risulta essenziale al fine di arrivare a proposte di semplificazioni normativa e idee di sviluppo come quelle contenute nel “Piano d’azione per lo sviluppo dell’energia geotermica” proposto al Ministero”, commenta Emanuele Emani, Consigliere del Consiglio Nazionale Geologi e Coordinatore della Piattaforma Geotermia.

“Per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni al 2030 e al 2050 e per affrancarsi dalla dipendenza delle fonti fossili, dobbiamo puntare sulla decarbonizzazione degli edifici residenziali, industriali, agricoli e terziari, spingendo sussidi e incentivi verso sistemi più efficienti e a emissioni zero come pompe di calore abbinate alla geotermia. Una strategia fondamentale per svincolare le famiglie e le aziende dal caro bollette, contribuendo in maniera importante alla lotta contro l’emergenza climatica”, dichiara Moreno Fattor, Presidente ANIGhp.

In questo contesto, cruciale per la transizione energetica urbana, il Presidente di AIRU, Alessandro Cecchi, ha sottolineato come “il teleriscaldamento rappresenti una delle soluzioni più efficaci per la decarbonizzazione delle città; esso permette, infatti, di ridurre drasticamente le emissioni di gas serra. L’integrazione della geotermia in questo settore è un tassello importante per rendere i sistemi di riscaldamento urbani ancora più sostenibili e per diminuire la dipendenza dai combustibili fossili”.

 

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