CRONOPROGRAMMA DEI COMPITI A CASA DEL PNRR
L’Italia, per ottenere i fondi previsti dal PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, dovrà osservare e rispettare i 528 obiettivi del cronoprogramma, in merito alla corretta realizzazione delle riforme e degli investimenti, che la Commissione Europea ha previsto per l’erogazione dei Fondi, che verranno erogati in 10 rate con cadenza semestrale fino al 2026. Il rispetto delle scadenze e la realizzazione degli obiettivi sono indispensabili per poter accedere alle risorse, 191,5 miliardi di euro assegnati all’Italia, 122,6 di prestito e 68,9 a fondo perduto.
Il governo italiano è chiamato a fare con regolarità i compiti a casa se vuole incassare i soldi del PNRR, dopo l’anticipo da 24,9 miliardi ricevuto ad agosto, 15,95 di prestito e 8,95 a fondo perduto. Sono compiti chiari e rigorosamente definiti nello Allegato alla “Proposta di decisione di esecuzione del Consiglio relativa all’approvazione della valutazione del Piano per la Ripresa e la Resilienza dell’Italia” Bruxelles, 22.6.2021 COM(2021) 344 final. In esso vengono definiti, in relazione a ciascun investimento e riforma, precisi obiettivi e traguardi, cadenzati temporalmente, al cui conseguimento si lega l’assegnazione delle risorse su base semestrale.
Un Allegato di 621 pagine, prevalentemente Tabelle, che i media nazionali e la politica raramente menzionano, preferendo occuparsi della filosofia che sta alla base del Programma Next Generation EU, e del Piano per la Ripresa e la Resilienza dell’Italia, approvato dalla Commissione lo scorso 22 giugno. Sono compiti gravosi, con un cronoprogramma molto preciso. Bisognerà passare il giudizio di Bruxelles sul lavoro fatto per ricevere la tranche successiva di risorse. Sono 528 gli obiettivi fissati dal cronoprogramma fino alla fine del 2026, di cui 51 da conseguire entro la fine del 2021.
Sfogliando il cronoprogramma, si capisce che molti degli obiettivi non riguardano l’innovazione tecnologica, ma bensì le riforme per far funzionare la macchina dello stato. In primo luogo la Funzione Pubblica, che ha il compito di assicurare la governance del Piano e la semplificazione delle procedure amministrative per l’attuazione. Tra le più note da portare a compimento entro la fine del 2021, tre riguardano il ministero della Giustizia, con dentro due pezzi da novanta come la riforma del processo penale e quella del processo civile.
Sono otto le scadenze relative a riforme e investimenti che fanno capo al ministero della Transizione Ecologica e sette quelle che fanno riferimento al ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile. Le scadenze che fanno capo al ministero della Transizione Ecologica sono concentrate in particolare su: la realizzazione di nuovi impianti di gestione di rifiuti e l’ammodernamento di quelli esistenti, la tutela del verde urbano ed extraurbano. Tra quelle del ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile citiamo le procedure più rapide per la valutazione dei progetti nel settore del trasporto pubblico locale con impianti fissi e nel settore del trasporto rapido di massa.
Questo solo per citare le prime scadenze previste dal cronoprogramma. Per seguire nei dettagli l’attuazione dello stesso il Governo ha allestito il sito web Italiadomani. La raccomandazione è quella di scaricarsi l’Allegato approvato da Bruxelles lo scorso 22 giugno, e tenerlo sempre disponibile per consultazione. Imparare a lavorare per obiettivi, per poi farsi misurare, è alla base del Piano.
Data la complessità della materia il Governo, d’intesa con il Dipartimento della Funzione Pubblica, ha deciso di affidare a Formez PA la predisposizione della guida “L’Italia riparte – Il Pnrr in sintesi”, suddivisa a sua volta in 10 guide illustrate, in grado di rispondere alle domande più comuni sul tema. Una delle 10 guide è dedicata al PNRR per i Comuni. Tutte le guide sono scaricabili dal sito web ThinkEuropa.
Muoversi dentro il PNRR non è facile. E’ fortemente auspicabile che anche le Amministrazioni comunali si dotino di una struttura di competenza per l’attuazione del PNRR, favorendo anche incontri dedicati con tutte le parti sociali. Stiamo parlando del futuro dell’Italia. Un banco di prova per la politica, ma anche per tutte le parti sociali.
L’approccio della Misura è da sempre quello preferito da Velletri 2030, che fa riferimento all’aforismo di Galileo Galilei: “Misura ciò che è misurabile, e rendi misurabile ciò che non lo è”.
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