Cristo redentore, il simbolo del Brasile
Mondialmente identificato con l’immagine del Brasile e di Rio de Janeiro, il monumento del Cristo redentore compie ottanta anni il prossimo 12 ottobre 2011.
È il punto più famoso del parco nazionale di Tijuca, la foresta che rappresenta l’armonia natura-città per eccellenza. Immersa nella natura, la statua si trova a una altezza di 709 metri sul monte del Corcovado, ed è l’unico tratto del parco a pagamento per i visitatori. Il Cristo redentore, fu inaugurato nel giorno dell’apertura della prima rotta alla scalata del monte Corcovado: ne fu protagonista l’imperatore Pedro I°, che compierebbe il 12 ottobre 2011, duecentotredici anni. Fu suo figlio, Pedro II°, che ordinò il reimpianto della foresta di Tijuca, dominata dalle coltivazioni di caffè. Anche senza un’intenzione turistica dichiarata, Don Pedro I° stimolò i visitatori locali. L’area fu circondata e fu realizzato un belvedere chiamato Chapèu de Sol, che alcuni anni più tardi ospitò il primo telegrafo del paese. Nell’evento dell’inaugurazione del monumento, nel 1931, tal belvedere, che più non esiste, fu installato nel monte sottostante l’originale e all’inventore italiano Guglielmo Marconi, spettarono il compito e l’onore di illuminare il monumento, accendendo da Roma il meccanismo che ha portato la luce al Cristo carioca. L’idea di installare la statua a Rjo de Janeiro, è però accreditata a un altro europeo, il padre francese Pedro Maria Bos. Dopo concorsi e diversi progetti esaminati, vinse il Gesù con le braccia aperte, accreditato al brasiliano Heitor da Costa Silva, conforme assicura, al senso e alla cultura del parco. Fatto di cemento e rivestito di pietra sapone, il Cristo redentore, che è diventato un’icona carioca, ha definitivamente un piede in Europa, perché lo scultore francese (di origine polacca) Paul Landowsky, è stato contattato per creare la testa e le mani della famosa statua.
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