Crimine e Social con … Insieme
Parlando di social immediatamente ci viene in mente Facebook, whatsapp, twitter e tanti altri. Tutti mezzi di comunicazione attraverso internet oggi usatissimi dai giovani in primo luogo e da certe categorie particolari di persone.
Naturalmente come mezzi possono essere usati sia nel bene che nel male anche involontariamente o ingenuamente magari non pensando alle possibili conseguenze della loro pubblicazione.
Perché nel bene e nel male? Il motivo è molto semplice: quello che comunemente si pubblica potrebbe venir letto da milioni di persone e non soltanto dai nostri amici, ed in questi milioni di persone ci potrebbe essere qualcuno che ne potrebbe approfittare per i suoi loschi fini.
Dunque era il caso di fare chiarezza e creare un minimo di consapevolezza personale quando ingenuamente scriviamo o “postiamo” uno scritto o una foto.
A questo proposito abbiamo chiesto l’aiuto alle Forze dell’Ordine, nel caso specifico in oggetto, al Mar. A.s. UPS Raffaele Olivieri – Dott. In Informatica Forense – Raggr. Carabinieri Investigazioni Scientifiche – Rep. Tecnologie Informatiche per i possibili risvolti negativi mentre per quelli positivi, al Dott. Antonio Gaspari – Giornalista – Direttore di “Frammenti di pace”.
Come sempre il convegno, che si svolgerà questa volta di giovedì, 23 marzo 2017, sarà sempre nella sala parrocchiale della chiesa di San Salvatore e sempre aperto a tutti. Grazie.
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