Crematorio a Ciampino
Crematorio a Ciampino: “Si dimensioni la realtà ‘speculativa’ in maniera confacente alla popolazione e al territorio”
Sull’ipotesi di costruzione dell’impianto crematorio al Cimitero comunale di Ciampino interviene Giancarlo Scagnetti, personaggio storico impegnato fin da giovanissimo nell’attività sindacale e nel sociale in genere, le cui radici a Ciampino – in cui vive con la famiglia da settant’anni – hanno origine dal nonno materno Alfredo del Bufalo, capomastro nella realizzazione del ‘Sacro Cuore’ (IGDO):
Questa la sua riflessione:
“Ho letto gli articoli apparsi sui giornali e penso che la situazione sia del tipo: ‘non nel mio giardino’. Evidentemente ci sono delle macroscopiche ‘questioni politiche e d’opportunità’. Ma, penso sempre, che finché si faranno delle preclusioni in assoluto si porta l’acqua al mulino di chi vuole specularci. Alla fine si dirà che non se ne può fare a meno per dare risposta alle richieste della gente. Si dimensioni la realtà ‘speculativa’ in maniera confacente alla popolazione e al territorio. Si facciano proposte che vadano incontro alle reali necessità del territorio magari ampliandolo, il territorio, finché l’impatto sia sempre pari quasi a zero. Si dimostri che questa è l’unica possibilità per avere l’approvazione popolare e non del politico. Si mettano i politici che vogliono ‘l’affare’ per la cittadinanza alla berlina insinuando ironicamente possibili ritorni… elettorali. Si vedrebbe che non se ne fa niente. Un servizio del genere dovrebbe essere pubblico e non privato con tutte le accezioni che questo comporta. Ma è un “servizio”, la risposta alle richieste della gente, non si può ignorare; si deve gestire nell’interesse stesso dei richiedenti, chi non è in grado di farlo non dovrebbe neanche occupare cariche decisionali. Non si dimostrano le proprie capacità ‘non facendo niente’ o bocciando tutto ma dando risposte e risposte qualificate”.
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