CREDERE NEL PROPRIO FUTURO: TENACIA E IMPEGNO PREMIANO…
Un’adolescente piena di sogni e di sorrisi: già da bambina amava volare con la fantasia, s’impegnava seriamente sia sui banchi di scuola – ora liceale del Linguistico Joyce – sia nei corsi di cinematografia e recitazione. Predilige, dice, le materie letterarie e come non crederle? Le storie son fatte di parole, immaginazione, pensieri che prendono forma… e Gaya Carbini, giovanissima ragazza di Rocca di Papa, sa che per raggiungere i suoi obiettivi deve guardare verso l’alto e non mollare, come le ha sempre detto nonno Rossano, suo primo fan.
Infatti, solo con una disciplina ferrea poteva portare avanti questo suo doppio impegno scolastico e recitativo, con una tenace forza di volontà che l’ha fatta crescere, non guardando ai sacrifici: da sempre li lascia scivolare sulla sua pelle, avendo avanti a sé un obiettivo non facile.
Così, mentre le sue coetanee già da qualche anno uscivano il pomeriggio del sabato, avevano un filarino, andavano al cinema, gustavano il gelato facendo lunghe passeggiate… lei imperterrita a Roma, accompagnata dalla mamma che con il papà hanno sempre creduto nella sua passione e hanno sempre cercato di incoraggiarla e aiutarla, a studiare cinematografia, recitazione, movimento scenico…
Sorride e lascia traspirare tutta la speranza e la tenacia che le danno forza: è lanciata a raggiungere l’Isola che non c’è, che in realtà è già dentro di lei: una tenera Trilly vestita di verde, fatina con il suo pagliaccetto a brillantini che si vaporizzano al suo passaggio. Così l’ho conosciuta tempo fa, nel nostro Teatro delle Favole a Rocca di Papa e la ritrovo ora vincitrice, come migliore attrice protagonista nel Corto DENISE, insieme alla regista Rossella Inglese, vincitrice anche lei per la migliore regia al Festival Internazionale di cortometraggi. E stiamo parlando di un concorso internazionale al quale hanno partecipato ben sessantasette Paesi del Mondo con 885 film. Girato nell’aprile dello scorso anno, la vittoria è arrivata il mese scorso, premio assegnato da Varco- Festival Internazionale di cortometraggi.
E’ il secondo prestigioso riconoscimento: la giovanissima ragazza aveva già ricevuto tempo fa un premio come migliore attrice in occasione del Civitanova Film Festival.
Molto simpatica, semplice, Gaya rispecchia la tenerezza di una ragazza della sua età senza troppi grilli per la testa, ama continuare a lavorare con impegno e, per ora, studia regia e dizione nel nostro Teatro Civico guidata da Jessica Brancaccio, Simone Luciani ed Enrico Maria Falconi, direttore artistico dell’Associazione Blue in the Face. Naturalmente con lo sprint della sua gioventù non poteva mancare lo sport per questa piccola, grande miniatura: Gaya Carbini è versatile anche sotto questo punto di vista; infatti le piace nuotare, ballare danze latino-americane, pattinare sul ghiaccio e praticare Kick-Boxing.
Ma tra lei e Denise, protagonista del corto che rapporto c’è? Sorride ancora: – Una piccola parte di me resta nel personaggio, ma una volta finito di girare io rientro nei miei panni… – mi dice
E non si fa fatica a crederle: Denise, la protagonista del cortometraggio rispecchia le problematiche dell’adolescenza senza stimolo, immersa nella noia: si lascia spiare, sfacciata e provocatoria, da una telecamera fino all’esasperazione finale …; nel filmato è messo in risalto un conflitto generazionale che porta i giovani a richiudersi in se stessi, in un isolamento nel quale ogni vitalità s’annulla in un’anima che si barrica nella solitudine.
Fa riflettere e lascia trapelare la voglia di rivalsa e di ribellione contro questa tendenza che opprime e soffoca in un’immagine che è data in pasto ai social…
Tutt’altra personalità quella di Gaya, che noi tutti salutiamo con l’augurio di restare sempre se stessa, semplice e ben consapevole che solo l’impegno e la tenacia potranno essere le vere leve di un futuro nel quale lei sarà vera protagonista della sua vita. Ad majora!
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