COVID-19 – Servizi sanitari e sociosanitari
COVID-19 – Servizi sanitari e sociosanitari: l’ok dei Sindaci dell’Asl Roma 6.1 a proseguire nel rispetto delle misure di prevenzione
I servizi socioassistenziali e di contrasto alla povertà estrema come l’assistenza scolastica, i servizi socio assistenziali semi residenziali, i centri diurni e i laboratori per disabili e pazienti affetti da alzheimer restano attivi nei Comuni di Rocca di Papa, Rocca Priora, Monte Porzio Catone, Monte Compatri, Colonna, Frascati e Grottaferrata.
La decisione è stata presa all’unanimità questa mattina dai Sindaci del piano di zona dell’Asl Roma 6.1, comprendente i comuni di Rocca di Papa, Rocca Priora, Monte Porzio Catone, Monte Compatri, Colonna, Frascati e Grottaferrata, riunitisi a seguito delle disposizioni previste dall’Ordinanza della Regione Lazio del 6 marzo 2020 in materia di igiene e sanità pubblica indirizzate agli operatori, agli utenti, alle Aziende, agli Enti pubblici e alle strutture private accreditate del Servizio Sanitario Regionale.
Nel clima di massima cooperazione intercomunale auspicato anche dal Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, si è deciso che sia di massima importanza in questo momento di emergenza che stiamo tutti vivendo la possibilità di assicurare una continuità dei servizi socio assistenziali semi residenziali, dei centri diurni per disabili e pazienti affetti da alzheimer e dei laboratori presenti sul territorio, nonché il mantenimento dell’apertura del dormitorio per senza fissa dimora di Frascati a sostegno delle misure al contrasto della povertà estrema.
In questo rientra anche la continuità dell’assistenza scolastica. I Sindaci hanno, difatti, dato disposizione alla cooperativa che gestisce il servizio di presentare entro mercoledì prossimo 11 marzo 2020 una proposta progettuale per convertire l’assistenza scolastica in assistenza domiciliare, la quale verrà valutata al fine di renderla attuabile nel minor tempo possibile.
Tutti i servizi proseguiranno nel pieno rispetto delle misure precauzionali di contenimento del rischio, al fine di garantire ai pazienti la continuità dell’assistenza nelle condizioni di massima sicurezza e al personale di operare al minor livello di rischio possibile, nel rispetto di quanto previsto dal decreto legge n. 9 del 2 marzo 2020 e dal DPCM 4 marzo 2020.
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