Costituzione / "Lettera Aperta a tutte le Istituzioni"
«Da quel lontano 1948 – scrivono nella lettera – anno in cui entrò in vigore la Legge fondamentale dello Stato, ad oggi è inconfutabile ammettere che sono cambiate moltissime cose. I giovani, però, non si sono scordati della Costituzione e moltissimi sono perfettamente consapevoli che dietro a ogni articolo di questo importante testo, è necessario vedere migliaia di giovani come noi, persone cadute combattendo, fucilati, impiccati, torturati, morti di fame nei campi di concentramento, morti in Russia, morti in Africa, morti per le strade di Milano, per le strade di Firenze, e per quelle di Napoli, persone che hanno dato la vita perché la libertà e la giustizia potessero essere scritte su questa carta».
«Oggi, come 60 anni fa quando furono molti i giovani a far parte dell’Assemblea Costituente – proseguono gli esponenti del Forum Nazionale dei Giovani – bisogna avere il coraggio di investire maggiormente sulle giovani generazioni. Una Repubblica per dirsi veramente moderna ha bisogno soprattutto di valorizzare i giovani in tutte le sue componenti, in relazione con le generazioni più adulte. Occorre renderli realmente partecipi della vita del proprio Paese».
L’Italia per poter rialzare la china deve puntare su nuove idee, su nuova linfa, forse anche su nuovi stimoli. E lo deve fare iniziando anche da quel percorso di rinnovamento dove essenziale sarà il riconoscimento ai giovani di nuovi ruoli e nuovi impegni nella vita pubblica. Nel 1947 fu possibile giungere ad un accordo sulla Costituzione, oggi è necessario trovarne un altro per rinnovarla mantenendo inalterati i suoi tratti fondamentali, senza però divisioni e vantaggi particolari. Serve ritrovare quella commistione di culture politiche, quel fervore culturale e morale che avvenne ben sessant’anni fa. Per questo l’impegno di noi giovani, crediamo – concludono Carrara e Carrieri – pur tra mille difficoltà, non mancherà. In qualunque modo, ed a qualunque livello sarà richiesto».
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