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COS’E’ UNA BIBLIOTECA PUBBLICA?

Aprile 11
12:17 2024

COS’E’ UNA BIBLIOTECA PUBBLICA? Cosa si può fare al suo interno? Quali compiti ha un
bibliotecario?
A causa di una diffusa indifferenza nei confronti del settore bibliotecario, che si traduce spesso in
mancanze di risorse economiche ed umane, resiste un’immagine ancora fortemente stereotipata
della biblioteca, quando c’è … perché diverse persone non conoscono e non frequentano una
biblioteca comunale anche perchè su alcuni territori meno di altri viene promossa.
Secondo questa immagine, debole, la biblioteca, pur accettando ed accogliendo – ove possibile – le nuove tecnologie e i nuovi strumenti che il web mette a disposizione, rimane fedele
alla mission tradizionale: far leggere, diffondere la lettura e la conoscenza attraverso il libro e la
lettura.
L’immagine di biblioteca, forte, pensata come luogo d’incontro e di riferimento della comunità, di
incontro e di scambio, si pone come obiettivi primari:
a) la soddisfazione dei propri utenti b) l’ampliamento del pubblico, attirando chi in biblioteca non
si è mai recato o addirittura ne ignora completamente l’esistenza c) l’ampliamento delle
collaborazioni, tra cui quelle con il mondo dell’associazionismo e della scuola di ogni ordine e
grado.
Questo implica l’attuazione di un ventaglio di attività molto più diversificato rispetto a quello
tradizionale. Non necessariamente, dunque, o comunque non in via esclusiva e prioritaria, attività
legate direttamente o indirettamente al mondo dei libri e della lettura. Anzi, questa biblioteca
incoraggia anche funzioni culturali che mirano alla conoscenza nel senso più ampio della parola.
Da corsi di ikebana, uncinetto e giardinaggio, teatro, danza, musica, poesia, corsi di lingua, di
fotografia, di ceramica, laboratori musicali/espressivi/creativi rivolti a bambini, bambini e genitori,
cittadini di ogni età, incontri di divulgazione scientifica, spazi di studio e socializzazione per i
giovani …
In una biblioteca così pensata, il cittadino si trova a proprio agio, riceve impressioni e sensazioni
positive e si reca in biblioteca con il piacere di farlo; l’insegnante/l’educatrice sono maggiormente
stimolati a collaborare con il personale bibliotecario; attraverso proposte mirate i genitori possono
trovare in una biblioteca uno spazio di supporto al ruolo genitoriale educativo, i giovani possono
trovare stimoli e occasioni per la loro crescita sociale e culturale con l’opportunità di migliorare la
qualità del loro tempo libero e non solo di studio.
In una biblioteca così pensata, l’accoglienza passa attraverso anche gli spazi (interni ed esterni se
ci sono) e gli arredi, preposti e dedicati, che possono essere anche non molto grandi e molto
semplici purchè curati, ordinati, puliti con piccoli scaffali/un tavolo e delle sedie a misura anche di
bimbo piccolo, tavoli riservati allo studio dei ragazzi più grandi, spazi dove poter realizzare letture
e laboratori per le scuole, giardini curati e custoditi da poterli fruire anche l’estate e durante i
periodi di chiusura della scuola, grazie al contributo del Servizio Civile e del Volontariato, alle
collaborazioni che si possono attivare con l’associazionismo.
Secondo questa nuova visione, la biblioteca, ancora, proponendosi quale centro di aggregazione
di persone e non sono solo di utenti, vuole essere social anche attraverso i molteplici canali di
comunicazione (fb, twitter, instagram…) che – più in teoria che in pratica – dovrebbero pubblicare
notizie e comunicazioni riguardanti solo ed esclusivamente la biblioteca e le relative attività
(informazioni che, comunque, dovrebbero essere riportate in primis sul sito istituzionale),
coinvolgendo attivamente gli utenti.
Per ricoprire il ruolo del bibliotecario, non è più sufficiente il possesso di una semplice erudizione
in campo biblioteconomico; le sue competenze professionali dovrebbero essere il frutto di
conoscenze diverse, dall’informatica alle scienze della comunicazione, dalla sociologia al
marketing; immaginazione e creatività, poi, sembrerebbero requisiti imprescindibili.
** Sul nostro territorio, grazie al consorzio SBCR(Sistema Bibliotecario Castelli Romani), ente locale
costituito da 17 Comuni dei Castelli Romani, abbiamo la possibilità di accedere al patrimonio di
tutte le biblioteche grazie al prestito interbibliotecario che funziona perfettamente e grazie alla
piattaforma di biblioteca digitale MediaLibraryOnLine, possiamo accedere anche a quello delle
più prestigiose biblioteche nazionali.
Molte di queste biblioteche sono già impegnate a diventare luoghi d’incontro e di riferimento
della comunità, con proposte/eventi/iniziative in presenza diversificate. Speriamo che anche la
biblioteca comunale di Monte Compatri possa un giorno essere meno isolata, maggiormente
promossa con spazi adeguati per svilupparsi in tal senso e diventare nel tempo un luogo
accogliente anche per bambini e ragazzi soprattutto. Considerando che l’unica sala di questa
biblioteca si trova attualmente all’interno di un intero Palazzo Comunale (Palazzo Annibaldeschi)
con annessa una sala molto ampia, un giardino esterno e un intero piano superiore, ipotizziamo
come associazione che sia possibile gestire questi spazi comunali in modo più proficuo proprio
per lo sviluppo di una biblioteca comunale, viva e pro-attiva anche sul nostro territorio.

Patrizia De Vito, Psicopedagogista/Educatrice Montessoriana
Ass. ORIZZONTIARCOBALENO-APS, Monte Compatri

 

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