Corsi di formazione in pericolo
La soluzione intravista – ovvero il passaggio dei dipendenti a una nuova società, la Formalba – non appare completamente esente da rischi e per alcuni sarebbe soltanto un espediente contabile che potrebbe non avere vita lunga. Il punto è che secondo il nuovo assetto raggiunto all’Albafor, società municipalizzata controllata dal Comune di Albano, dovrebbero rimanere tutti i debiti contratti verso banche e altri fornitori, mentre alla Formalba, una srl partecipata interamente dall’Albafor, verrebbero passati soltanto quelli nei confronti dei dipendenti, ovvero l’onere del pagamento degli stipendi. Una parte del problema sta negli stipendi non corrisposti degli ultimi mesi, mentre un’altra parte è rappresentata dal fatto che per Formalba si stanno ancora cercando delle anticipazioni bancarie.Da Albafor, comunque, la nuova società eredita un grande patrimonio di risorse umane e di strutture scolastiche, distribuite in sette sedi tra il territorio castellano e il litorale, nei comuni di Albano, Cecchina, Marino, Velletri, Valmontone, Colleferro e Pomezia. Oltre 170 sono i dipendenti ora entrati in Formalba, 90 dei quali sono docenti, 18 dirigenti e per il resto personale amministrativo. E circa 1200 sono gli studenti di ogni anno, ripartiti in oltre 20 corsi di formazione professionale che hanno finora avviato al mondo del lavoro meccanici, elettricisti, parrucchieri, operatori grafici e così via. Notevole l’attenzione mostrata verso studenti con esigenze particolari come i disabili, per i quali vengono disegnati appositi percorsi personalizzati di apprendimento, e i ragazzi in abbandono scolastico, per il cui recupero sono stati attivati due corsi biennali di florvivaistica e giardinaggio.
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