CORPUS 1462 apre Quartieri dell’Arte
e cambiò il volto della Città di Viterbo, alterandone addirittura le architetture. Sul percorso originario della processione teatrale voluta da Pio II nella seconda metà del XV secolo, tra la Rocca Albornoz e il Palazzo dei Papi, percorrendo 1.337 metri di palcoscenico ideale, si snoderà Corpus 1462 che vedrà protagonisti istituzioni e personaggi di fama mondiale come l’Ermitage di San Pietroburgo e lo scenografo Premio Oscar Gianni Quaranta che lavorerà, con la consulenza degli studiosi Enzo Bentivoglio e Simonetta Valtieri, alla realizzazione della perduta Fontana d’Ercole, di cui esistono solo descrizioni verbali. Piazza della Rocca sarà trasformata in una piazza “michelangiolesca”, grazie alla combinazione di una serie di installazioni e performance di Paolo Angelosanto, Carlos Concha e Eleonora Chiesa. A Piazza del Comune, Piazza della Morte e Piazza San Lorenzo si potranno ammirare dei wall-mapping a tema rinascimentale. Tutte le fontane si illumineranno di rosso in serata per rievocare le fontane di vino della processione originaria. Si vedranno angeli volare in una stanza di Via Matteotti grazie alla immaginifica installazione di Dmitri Prigov per tre angeli e donna delle pulizie. Luoghi chiusi al pubblico da decenni come l’ex Cinema Corso/ex Chiesa di San Matteo in Sonsa (lì sarà realizzata un’installazione con le immagini dell’opera rock Orfeo 9 di Tito Schipa jr.), Palazzo Bussi, la Cappella della Beata Lucia nel Palazzo La Fontaine, l’Ospizio dei Pellegrini, saranno riaperti e visitabili per l’occasione. Didascalie effimere e installazioni speciali (particolarmente interessante quella di Mauro Magni a via Pietra del Pesce) segnaleranno palazzi attribuiti a Leon Battista Alberti e Bernardo Rossellino, o le antiche carceri per prelati o ancora i luoghi di soggiorno di Pio II, del Cardinale Reginald Pole, del Cardinale Bessarione o le case di Egidio da Viterbo. Si potranno vedere opere tra le più disparate come quelle realizzate con le pagine della Pravda o applicando tecniche miste su cartoncino da Dmitri Prigov, padre del concettualismo russo (alla Rocca Albornoz) e le illustrazioni della processione di Pio II realizzate da Paul Whitehead, storico illustratore dei Genesis, associate al “Salvator Mundi Salva Nos” opera di Gerolamo da Cremona realizzata in occasione del decennale della processione originaria, nell’anno 1472. Performer e artisti provenienti da varie discipline artistiche contribuiranno a questo grande spettacolo: una grande orchestra jazz accompagnerà Valter Malosti e farà un omaggio a Orson Welles in varie vie della Città, una compagnia giovane diretta da Simone Ruggiero reciterà scene di una commedia di Leon Battista Alberti, la compagnia Biancofango si farà artefice di una provocazione “politica”. Si potranno ammirare opere che recentemente sono state oggetto di dibattito in relazione all’attribuzione come la tavoletta di ambito michelangiolesco esposta al Museo del Colle del Duomo o opere “impossibili” o scomparse dalla Città attraverso l’interessante progetto Museo Virtuale Viterbo dove si troveranno anche lavori degli artisti locali Carlo Vincenti e Aldo Pennello. Ad accompagnare lo spettacolo ci sarà un percorso di degustazioni con piatti a tema medievale e rinascimentale.
Lo spettatore potrà avventurarsi in questa allegra e ironica selva performativa seguendo il proprio istinto o munendosi di una mappa a inizio percorso come il visitatore di un museo. La parte all’aperto dello spettacolo sarà completamente gratuita e includerà il dj set di chiusura di Jolly Mare a Piazza della Morte. Per accedere agli interni, alle degustazioni, a consistenti sconti nei ristoranti e alle mostre si pagherà un biglietto di soli 7 euro.
Previsti biglietti plus e deluxe qualora si volesse partecipare anche all’afterhour post dj set e/o qualora si volesse fare un tour guidato del Palazzo dei Papi e delle sue sale.
“E’ un’occasione unica per avere uno sguardo più riflessivo sulla Città. Corpus 1462 non fa uno statement su Viterbo ma ne dà una visione completamente nuova attraverso la collisione delle prospettive, mischiando tecniche e stili in una narrazione polivocale.” dice Gian Maria Cervo, direttore del Festival Quartieri dell’Arte e aggiunge “Seguire Corpus sarà come girare per Viterbo potendo guardare attraverso i muri e le epoche”.
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