#CORONAVIRUS 26 GIUGNO 2020 5 NUOVI CASI AI CASTELLI ROMANI E LITORANEA, TUTTI CASI SCOLLEGATI TRA LORO
#CORONAVIRUS 26 GIUGNO 2020
5 NUOVI CASI AI CASTELLI ROMANI E LITORANEA, TUTTI CASI SCOLLEGATI TRA LORO
LA CURVA DEI NUOVI CONTAGI SI RIALZA PERICOLOSAMENTE
IL PARTITO COMUNISTA SI BATTERÀ PER INTERNALIZZARE GLI EROI SILENZIOSI DEL SAN RAFFAELE DI ROCCA DI PAPA
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Nella ASL RM6, che comprende i Castelli Romani e la Litoranea, il 26 giugno si sono registrati 5 nuovi casi, tutti scollegati tra loro. Solo ad Anzio sono stati comunicati 3 nuovi casi.
Il numero complessivo dei guariti è rimasto stabile a 807, mentre il numero delle persone attualmente positive è salito a 458 (+5) e il numero dei decessi è rimasto stabile a 135 casi.
Rispetto al picco la curva dei nuovi contagi è scesa al 98%.
La curva dei nuovi contagi dimostra che nei Castelli Romani e litoranea dal 6 aprile al 2 maggio si assiste ad un nuovo anomalo picco dei contagi, dovuto in particolare alla diffusione del covid nelle strutture della sanità privata.
Dalle comunicazioni ufficiali si contano:
– 178 positivi nella casa di cura San Raffaele di Rocca di Papa, 41 operatori sanitari e 137 pazienti (21 decessi);
- 63 i positivi (9 decessi) nella casa di cura Villa Nina di Frattocchie;
- 48 i positivi all’INI di Grottaferrata (1 decesso);
- 48 i positivi (2 decessi) nella casa di cura Villa delle Querce di Nemi;
- 42 positivi nella casa di cura San Raffaele di Montecompatri, 19 operatori sanitari e 23 pazienti (4 decessi);
- 37 positivi nella clinica Villa dei Pini di Anzio, 9 operatori sanitari e 26 pazienti (3 decessi);
- 5 pazienti positivi nella casa alloggio Villa Fortunata di Anzio;
- decine di pazienti positivi in altre case di riposo (2 decessi).
A questi numeri pesantissimi e sicuramente incompleti, vanno aggiunti i familiari dei pazienti ricoverati e degli operatori sanitari che sono stati infettati e, in alcuni casi, sono purtroppo morti.
Dalle nostre indagini le responsabilità della Regione Lazio e della ASL RM6 sono gravissime per il ritardo nella somministrazione dei tamponi e per la lentezza nella consegna dei risultati.
Mentre nelle strutture sanitarie pubbliche i tamponi sono stati effettuati con largo anticipo già dal mese di marzo, riuscendo ad individuare ed isolare in tempo i casi positivi, in alcune strutture sanitarie private i tamponi sono stati effettuati a metà aprile e i casi positivi, in assenza di controlli, hanno trasmesso il contagio a centinaia di persone.
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La cellula del Partito Comunista del San Raffaele di Rocca di Papa ha ricostruito la verità sugli errori della direzione del San Raffaele e sui ritardi della Regione Lazio e della ASL RM6. Vedi il seguente link:
https://www.facebook.com/PartitoComunistaRomaLazio/posts/3218811291474967?__tn__=K-R
Il Partito Comunista dei Castelli Romani esprime la massima solidarietà ai dipendenti del San Raffaele di Rocca di Papa, che sono in lotta contro i licenziamenti annunciati illegalmente ed irresponsabilmente dalla proprietà.
I lavoratori del San Raffaele di Rocca di Papa hanno pagato un tributo altissimo per l’incapacità della proprietà che aveva nominato addirittura un direttore senza titoli a dirigere la struttura ospedaliera, con risultati molto tragici.
Il Partito Comunista dei Castelli Romani condanna i comportamenti illegali e antisindacali della direzione del San Raffaele di Rocca di Papa e ricorda all’azienda che:
– Il datore di lavoro è il soggetto su cui grava l’obbligo primario e indelegabile di valutare i rischi e conseguentemente individuare le misure di prevenzione e protezione.
- Il datore di lavoro deve fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale, pena la sanzione alternativa dell’arresto da 2 a 4 mesi o della ammenda da € 1.500 a € 6.000 (secondo il meccanismo previsto dal D.Lgs. 758/94).
- Tra i diritti che la legge riconosce ai lavoratori dipendenti c’è quello di ricevere con regolarità la busta paga, con il versamento dello stipendio che deve essere effettuato entro il termine indicato nel contratto collettivo o individuale. Gli stipendi vanno, quindi, pagati ai lavoratori con la massima tempestività.
- Non è assolutamente consentito minacciare i lavoratori di licenziamento per usarli come merce di pressione nello scontro politico con la Regione Lazio.
- Non è assolutamente consentito obbligare i lavoratori a prendere giornate di ferie non maturate per interruzioni di lavoro connesse con l’emergenza sanitaria.
Il Partito Comunista dei Castelli Romani propone alla Regione Lazio di rilevare la casa di cura San Raffaele di Rocca di Papa e di internalizzare i lavoratori occupati nella struttura.
Basta con i privati nella sanità con sede fiscale all’estero, che lucrano sulla salute dei cittadini mettendo a rischio la vita dei pazienti, dei dipendenti e dei loro parenti.
Il Partito Comunista dei Castelli Romani dà appuntamento a tutti i lavoratori per la manifestazione su servizi, sanità, ambiente, rifiuti che si terrà il 29 giugno alle ore 16 con il segretario generale Marco Rizzo in piazza del Campidoglio a Roma.
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Nella tabella seguente viene riportata la ripartizione dei contagi per singolo comune dei Castelli Romani e della Litoranea sulla base delle comunicazioni ufficiali delle autorità competenti.
A causa del ritardo con cui la ASL comunica ai Sindaci le informazioni, per 11 comuni (Albano, Anzio, Ardea, Castel Gandolfo, Ciampino, Genzano, Grottaferrata, Lanuvio, Montecompatri, Nemi, Rocca di Papa) il numero dei casi pubblicati dal SERESMI (il Servizio Regionale per la Sorveglianza delle Malattie Infettive) è superiore al numero di casi comunicati dai Sindaci.
Per visualizzare la cartina per comune aggiornata sulla diffusione del coronavirus nel Lazio, puoi fare click sul seguente link:
https://drive.google.com/open?id=1sI_jgUiLG9xh7GKQp5-W-_NV9tS7Z2Ne&usp=sharing
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