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#CORONAVIRUS 17 GIUGNO 2020

Giugno 18
06:46 2020

AI CASTELLI ROMANI E LITORANEA UN NUOVO CASO COLLEGATO AL FOCOLAIO DEL SAN RAFFAELE ALLA PISANA

IL PC HA INIZIATO LA STESURA, CON IL SUPPORTO DEI LAVORATORI, DEL DOSSIER SUL SAN RAFFAELE DI ROCCA DI PAPA

LA REGIONE DEVE RILEVARE LA CASA DI CURA PRIVATA SAN RAFFAELE DI ROCCA DI PAPA, INTERNALIZZANDO I LAVORATORI

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Nella ASL RM6, che comprende i Castelli Romani e la Litoranea, il 17 giugno si registra un solo nuovo caso collegato al focolaio del San Raffaele alla Pisana.

Il numero complessivo dei guariti è stabile a 801, mentre il numero delle persone attualmente positive è salito a 456 (+1) e il numero dei decessi è rimasto stabile a 135 casi.

Rispetto al picco la curva dei nuovi contagi è risalita al 97%.

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Il focolaio riferibile alla clinica privata San Raffaele alla Pisana è stato circoscritto e oggi si registrano solo un nuovo caso, portando il numero complessivo dei nuovi casi positivi a 113, di cui 5 decessi.

Il focolaio del San Raffaele alla Pisana dimostra quanto può essere pericoloso un singolo soggetto positivo nell’infettare centinaia di persone.

Le procedure anti-covid hanno dimostrato di avere numerose falle, che permettono al virus di diffondersi molto velocemente, soprattutto negli ospedali privati.

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Il Partito Comunista dei Castelli Romani esprime la massima solidarietà ai dipendenti del San Raffaele di Rocca di Papa, che sono in lotta contro i licenziamenti.

Il San Raffaele di Rocca di Papa rappresenta il simbolo del fallimento della faraonica e costosissima sanità privata dei Castelli Romani, nel Lazio e in Italia.

Sul nostro territorio, nelle case di riposo, RSA e case di cura private si contano oltre 500 positivi, di cui più di 50 operatori sanitari, e 51 morti.

I lavoratori del San Raffaele di Rocca di Papa hanno pagato un tributo altissimo per l’incapacità della proprietà che aveva nominato addirittura un direttore senza titoli a dirigere la struttura ospedaliera, con risultati molto tragici.

Alla casa di cura San Raffaele di Rocca di Papa si contano 178 positivi, di cui 41 operatori sanitari e 137 pazienti (21 decessi).

A questi numeri pesantissimi e sicuramente incompleti, vanno aggiunti i familiari dei pazienti ricoverati e degli operatori sanitari che sono stati infettati e, in alcuni casi, sono purtroppo morti.

Il Partito Comunista dei Castelli Romani propone alla Regione Lazio di rilevare la casa di cura San Raffaele di Rocca di Papa e di internalizzare i lavoratori occupati nella struttura.

Basta con i privati nella sanità con sede fiscale all’estero, che lucrano sulla salute dei cittadini mettendo a rischio la vita dei pazienti, dei dipendenti e dei loro parenti.

Per questi motivi il Partito Comunista dei Castelli Romani sta predisponendo, insieme ai lavoratori, un dossier sulla gravissima situazione del San Raffaele di Rocca di Papa per denunciare i gravissimi errori ed irregolarità nella gestione di questa emergenza sanitaria di cui sono responsabili la direzione della struttura ospedaliera, la Regione Lazio e la ASL RM6.  

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Purtroppo non tutto è andato bene!!!

A seguito dell’emergenza sanitaria è emersa la necessità di rafforzare la sanità pubblica, a cominciare dall’immediata riapertura dei reparti di pediatria e ostetricia degli ospedali pubblici di Velletri e di Anzio-Nettuno.

Inoltre, le RSA covid di Albano e di Genzano vanno trasformate in RSA pubbliche, in modo da offrire un servizio efficiente e qualificato ai nostri anziani, togliendoli dalle mani della sanità privata.

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Nella tabella seguente viene riportata la ripartizione dei contagi per singolo comune dei Castelli Romani e della Litoranea sulla base delle comunicazioni ufficiali delle autorità competenti.

Oggi non è guarito nessuno dei 456 positivi, perchè molti Sindaci dei Castelli Romani e litoranea sono occupati in crisi amministrative, rimpasti e risse continue, per cui non hanno un minuto di tempo per informare i cittadini sulla diffusione del coronavirus nel proprio comune.

Gravissimo è il ritardo con cui la ASL RM6 comunica ai Sindaci le informazioni sulla diffusione del coronavirus nei Castelli Romani e Litoranea: ad oggi devono ancora essere comunicati 339 casi, di cui 42 decessi.

Perché la ASL RM6 non comunica i dati a livello comunale, come le altre ASL della Regione Lazio?

A causa di questo ritardo, per 11 comuni (Albano, Anzio, Ardea, Castel Gandolfo, Ciampino, Genzano, Grottaferrata, Lanuvio, Montecompatri, Nemi, Rocca di Papa) il numero dei casi pubblicati dal SERESMI (il Servizio Regionale per la Sorveglianza delle Malattie Infettive) è superiore al numero di casi comunicati dai Sindaci.

Oggi il SERESMI ha aggiornato i suoi dati a livello comunale, segnalando altri 3 casi ad Albano e un altro caso rispettivamente ad Ardea, a Montecompatri e a Nemi.

Per visualizzare la cartina per comune aggiornata sulla diffusione del coronavirus nel Lazio, puoi fare click sul seguente link:

https://drive.google.com/open?id=1sI_jgUiLG9xh7GKQp5-W-_NV9tS7Z2Ne&usp=sharing

 

 

 

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