#CORONAVIRUS 11 GIUGNO 2020 – UN PAZIENTE POSITIVO NELLA CASA DI CURA SAN GIUSEPPE DI MONTE COMPATRI
#CORONAVIRUS 11 GIUGNO 2020
AI CASTELLI ROMANI E LITORANEA 1 NUOVO CASO E 13 GUARITI
SALGONO A 78 I NUOVI CASI NELLA CLINICA PRIVATA SAN RAFFAELE ALLA PISANA
SCOPERTO UN PAZIENTE POSITIVO NELLA CASA DI CURA SAN GIUSEPPE DI MONTECOMPATRI
A LARIANO DECEDUTE ALTRE DUE ANZIANE OSPITI PRESSO RSA PRIVATE
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Nella ASL RM6, che comprende i Castelli Romani e la Litoranea, l’11 giugno si registrano un nuovo caso e 13 guariti.
Il numero complessivo dei guariti è salito a 782 (+13), il numero delle persone attualmente positive è sceso a 468 (-12), mentre il numero dei decessi è rimasto stabile a 135 casi.
Rispetto al picco la curva dei nuovi contagi è scesa del 99%.
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Si espande anche oggi il pericoloso focolaio riferibile alla clinica privata San Raffaele alla Pisana con altri 8 casi, portando il numero complessivo dei nuovi casi positivi a 78.
Oggi il focolaio riferibile alla clinica privata San Raffaele ha infettato 6 persone a Roma, 1 nella provincia di Latina e 1 nella provincia di Rieti (caso non confermato dalla ASL di Rieti).
Siamo al fallimento della faraonica e costosissima sanità privata nei Castelli Romani, nella capitale e in tutta la regione Lazio.
Sul nostro territorio, nelle case di riposo, RSA e case di cura private si contano oltre 500 positivi, di cui più di 50 operatori sanitari, e 53 morti (+2).
Oggi il Sindaco del comune di Montecompatri ha dato comunicazione di un nuovo caso di Covid-19 registrato presso la casa di cura San Giuseppe. Fortunatamente i tamponi su altri pazienti ed operatori sanitari della struttura hanno dato esito negativo. Ricordiamo, però, che il test del tampone ha un elevato margine di errore, per cui le procedure prevedono di effettuare due tamponi consecutivi (al fine di limitare al minimo i falsi negativi noi consigliamo di effettuare 4 tamponi consecutivi).
Continua la strage delle case di riposo, RSA e case di cura private: oggi il Sindaco del comune di Lariano ha comunicato il decesso di due anziane ospiti presso case di riposo private.
Sul disastro “colposo” della gestione delle casa di riposo, RSA e case di cura private stanno già indagando la Procura della Repubblica di Roma e quella di Velletri.
Questo è il disastroso modello di sanità privata di Zingaretti nel Lazio e di Fontana in Lombardia che i cittadini non vogliono più.
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Purtroppo non tutto è andato bene!!!
A seguito dell’emergenza sanitaria è emersa la necessità di rafforzare la sanità pubblica, a cominciare dall’immediata riapertura dei reparti di pediatria e ostetricia di Velletri e di Anzio-Nettuno.
Inoltre, le RSA covid di Albano e di Genzano vanno trasformate in RSA pubbliche, in modo da offrire un servizio efficiente e qualificato ai nostri anziani, togliendoli dalle mani della sanità privata.
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Purtroppo non tutto è andato bene!!!
Aver sospeso analisi, visite e prestazioni per un periodo così lungo è una scelta da irresponsabili, che avrà sicuramente effetti sanitari pesantissimi sulla popolazione.
Una notizia positiva è che la ASL RM6 ha ripreso le attività di analisi e molte delle visite e prestazioni.
Vanno immediatamente riprese nella ASL RM6 tutte le altre attività ambulatoriali (visite e prestazioni) e dei consultori, recuperando tutto l’arretrato di questi mesi di chiusura. Nella ripresa delle attività ambulatoriali e dei consultori andrà posta la massima attenzione alle misure precauzionali di distanziamento sociale e alla fornitura di tutti i dispositivi di sicurezza per tutelare la salute degli operatori sanitari e dei pazienti.
La gravità della situazione sanitaria, ormai quasi al collasso, è dimostrata dall’incredibile aumento delle richieste di urgenza per analisi, visite e prestazioni nella nostra ASL.
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Nella tabella seguente viene riportata la ripartizione dei contagi per singolo comune dei Castelli Romani e della Litoranea sulla base delle comunicazioni ufficiali delle autorità competenti.
Oggi sono guarite 13 persone ad Anzio (2), Lariano (4) e Velletri (7).
Gravissimo è il ritardo con cui la ASL RM6 comunica ai Sindaci le informazioni sulla diffusione del coronavirus nei Castelli Romani e Litoranea: ad oggi devono ancora essere comunicati 335 casi, di cui 45 decessi.
Perché la ASL RM6 non comunica i dati a livello comunale, come le altre ASL della Regione Lazio?
Cosa c’è da nascondere?
A causa di questo ritardo, per 10 comuni (Albano, Anzio, Castel Gandolfo, Ciampino, Genzano, Grottaferrata, Lanuvio, Montecompatri, Nemi, Rocca di Papa) il numero dei casi pubblicati dal SERESMI (il Servizio Regionale per la Sorveglianza delle Malattie Infettive) è superiore al numero di casi comunicati dai Sindaci.
Per visualizzare la cartina per comune sulla diffusione del coronavirus nel Lazio, puoi fare click sul seguente link:
https://drive.google.com/open?id=1sI_jgUiLG9xh7GKQp5-W-_NV9tS7Z2Ne&usp=sharing
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