Cori – Adotta un Monumento
Adotta un Monumento
È iniziato il progetto di co-gestione Comune-associazioni degli spazi pubblici e in particolare dei luoghi di rilievo nei pressi del patrimonio monumentale della Città d’Arte.
Ha preso il via in questi giorni il progetto “Adotta un Monumento”, una partnership tra il Comune di Cori e le realtà del volontariato locale per la tutela e la valorizzazione degli spazi pubblici, in particolare quelli che fanno da cornice al patrimonio monumentale della Città d’Arte. Il protocollo d’intesa approvato dalla Giunta Municipale è stato già sottoscritto da tre associazioni che hanno aderito alla proposta dell’Amministrazione comunale di prendere in gestione alcune aree.
I primi firmatari della convezione sono i tre gruppi di Sbandieratori di Cori. I Rioni, che hanno iniziato la pulizia e la manutenzione ordinaria delle zone in loro custodia, in accordo con l’Ufficio tecnico del Comune, si occuperanno della piazzetta compresa tra la Chiesa di Salvatore e il Tempio dei Dioscuri, il Giardino del Foro romano e la Piazza del Pozzo Dorico. Le Contrade del Giardino del Monumento ai Caduti. Il Leone Rampante del Giardino del Tempio di Ercole.
Soddisfatto il Sindaco Mauro De Lillis, che nel complimentarsi per i primi risultati e ringraziare gli adottanti ha detto: “È un orgoglio vedere tanti ragazzi muniti di rastrelli, tagliaerba, zappette, guanti, tuta, scarponcini prendersi cura della bellezza del nostro paese. Lo scopo di questa iniziativa è proprio quello di incoraggiare e sviluppare la collaborazione tra cittadini (singoli o associati) e le istituzioni al fine di conseguire gli interessi generali di tutta la collettività.”
“Un primo importante passo – aggiunge la Delegata all’Associazionismo Chiara D’Elia, che estende l’invito ad unire le forze – La partecipazione è aperta a tutte le formazioni sociali, sportive e culturali operanti sul territorio di Cori e Giulianello che vogliono contribuire alla salvaguardia dei luoghi di rilevanza, mettendo anche in questo modo a disposizione della comunità il loro potenziale sociale e il serbatoio di energie giovanili di cui dispongono.”
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