Corelli, Pasquini, Haendel e Bach con Serino e Cera, nuovo concerto di Itinerari Musicali di Roma Sinfonietta
Marco Serino e Francesco Cera, due eccellenti interpreti della musica barocca,
eseguono Corelli e Pasquini, i maggiori autori della scuola romana del ‘600
e due geni del ‘700, Haendel e Bach
Venerdì 25 giugno 2021 alle 19.00 nuovo appuntamento con gli “Itinerari musicali” di Roma Sinfonietta al Caffè Letterario di via Ostiense 95. Ne sono protagonisti il violinista Marco Serino e il clavicembalista Francesco Cera, con un programma equamente diviso tra due grandi musicisti del barocco romano, Arcangelo Corelli e Bernardo Pasquini, e i due maggiori rappresentanti della musica barocca tedesca, Georg Friedrich Haendel e Johann Sebastian Bach.
Marco Serino si è diplomato presso il Conservatorio di Roma e in seguito si è perfezionato a Vienna, Parigi, Londra e Ginevra. Ha fondato il Quartetto Bernini, ha suonato con altri famosi solisti – Giuliano Carmignola, Mario Brunello e Giovanni Sollima, solo per citarne alcuni – e ha collaborato come solista o primo violino di spalla con importanti orchestre, quali Accademia Nazionale di S. Cecilia, I Musici, Kammerorchester di Zurigo e Roma Sinfonietta. Ha inciso per varie etichette, tra cui Decca, Amadeus, Tactus e Arcana.
Francesco Cera, clavicembalista, organista e direttore, è considerato tra i migliori interpreti italiani della musica tra ‘500 e ‘700. Diplomatosi al Conservatorio di Amsterdam, ha fondato l’Ensemble Arte Musica, con cui tiene concerti come solista e direttore in prestigiose rassegne, quali Musica e Poesia a San Maurizio a Milano, Accademia Filarmonica a Roma, Festival Monteverdi a Cremona, Festival delle Fiandre, Resonanzen a Vienna, Philarmonie a Colonia, Les Sommets Musicaux a Gstaad. Ha al suo attivo un’ampia discografia per le etichette Brilliant Classics, Tactus e Arcana, che spazia dagli autori italiani del Seicento a Bach.
Il concerto – che si svolge sul palcoscenico dell’ampi e accogliente bookshop dell’Ostiense, nel rispetto di tutte le norme anti Covid – accosta nella prima parte Arcangelo Corelli e Bernardo Pasquini, romagnolo il primo e toscano il secondo, ma quasi coetanei e attivi entrambi a Roma, da dove la loro fama si diffuse nell’Europa intera. Corelli era violinista e scrisse un ristretto numero di composizioni, dedicate esclusivamente al suo strumento, perfezionando la Sonata per uno o due violini e basso continuo e ideando il Concerto, mentre Pasquini, che era clavicembalista e organista, lasciò un ricco catalogo di opere, musiche sacre e composizioni per clavicembalo e organo. Serino e Cera eseguiranno due Sonate dell’op. 5 di Corelli, che segnano il passaggio dal severo stile seicentesco al più sciolto e virtuosistico Settecento: particolarmente celebre la Sonata “La Follia”, che consiste in una serie di variazioni su un tema popolare spagnolo ed ogni variazione pone una nuova difficoltà virtuosistica al violinista. Poi Cera eseguirà alcuni brani per clavicembalo di Pasquini: sono due danze (Allemanda e Corrente), un breve brano che supera le regole e le forme consuete per mettere in mostra l’ingegno del compositore e il virtuosismo dell’interprete (Bizzarria) e un ciclo di variazioni (Partite sopra l’Allemanda).
Nella seconda parte si ascolteranno altre due Sonate per violino e basso continuo. Una è l’ultima e forse la migliore Sonata di Haendel, la n. 13 dell’op. 1, che fu composta verso il 1750 e mostra ancora i segni della ammirazione del compositore tedesco per Corelli, da lui conosciuto a Roma quarant’anni prima. Di Bach la Sonata n. 1 BWV 1014, un capolavoro che si distingue dalle altre sonate dell’epoca perché il cembalo è coprotagonista e non un mero accompagnatore del violino. Tra queste due Sonate Cera esegue il Preludio e fuga in sol maggiore dal primo libro del Clavicembalo ben temperato, la monumentale e celeberrima raccolta bachiana.
La rassegna è sostenuta dalla Regione Lazio con il Fondo Unico 2021 sullo Spettacolo dal Vivo.
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