RAZIONALE
Gli sforzi congiunti di diverse Società Medico-Scientifiche hanno, di recente, portato alla pubblicazione di documenti di consenso e linee guida sulla prevenzione secondaria della malattia cardiovascolare ischemica aterosclerotica, principale causa di morte nella popolazione italiana. Nei vari testi, frutto di un attento lavoro di sintesi, vengono indicati i percorsi clinici di maggiore efficacia ed appropriatezza per le attività di prevenzione secondaria delle recidive ischemiche nei pazienti con malattia cardiovascolare aterosclerotica.
Di fatto, il clinico pratico dispone di forti evidenze scientifiche e di molti documenti di sintesi, nazionali e locali, che dovrebbero indirizzare coerentemente la sua azione quotidiana. Eppure i dati che emergono dagli studi di osservazione nel cosiddetto “mondo reale” ci dicono che non è così. In effetti, le informazioni disponibili per il nostro paese sembrano indicare che tutte le misure di prevenzione secondaria, seppure certamente efficaci, vengono prescritte ed applicate significativamente meno di quanto si dovrebbe. Nel complesso si deve constatare con sorpresa e rammarico che le raccomandazioni contenute nelle linee guida sono spesso disattese nella pratica clinica corrente. I fattori di rischio, come ipertensione, ipercolesterolemia, fumo, sedentarietà, non vengono combattuti efficacemente. Questa situazione comporta un inevitabile tributo in termini di recidive ischemiche, spesso
invalidanti o potenzialmente letali.
In questo momento, tuttavia, le più sensibili associazioni scientifiche mediche ritengono necessario tentare il superamento delle difficoltà che impediscono il dispiegarsi di efficaci attività di prevenzione secondaria in favore dei pazienti che hanno sofferto un evento coronarico o cerebrovascolare acuto. Questa particolare popolazione di pazienti è infatti gravata dal maggiore possibile rischio di ulteriori complicanze cardiovascolari a breve termine.
L’evento si propone di fare il punto sulla Prevenzione Cardiovascolare Secondaria e definire scenari sostenibili di implementazione efficace delle evidenze scientifiche attualmente disponibili.
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