Convegno: Genzano, città di turismo?
con l’adesione di: Acai Genzano, Associazione Commercianti Genzano, Assocom Genzano Confcommercio e Associazione Ristoratori Genzano, e si è articolato su tre temi principali:
1) Economia locale: allargare l’orizzonte per un nuovo sviluppo. Relatori: Dott. Giorgio Benedetti, Consulente di Strategia d’Impresa e Dott. Valentino Libanori, Direttore Generale della BCC G. Toniolo di Genzano di Roma.
2) Potenzialità del territorio. Storia, arte, cultura, ambiente: una grande ricchezza inutilizzata. Relatori: Prof. Pino Bevilacqua, scrittore ed esperto di Storia Antica; Arch. Prof. Marco Donato, docente Facoltà di Architettura Università di Roma La Sapienza e Arch. Prof.ssa Beatrice Vivio, docente Facoltà di Architettura Università di Roma La Sapienza.
3) Progetto Nemus: “Dal passato il futuro” – Progetto del Nuovo Centro per Genzano turistica. Relatore e autore l’Arch. genzanese Giuliano Di Benedetti.
Nel primo tema si è discusso di come valorizzare e incentivare l’economia locale genzanese facendo riferimento a prodotti tipici quali il vino dei Colli Lanuvini doc, prodotto dalle cantine sociali “La Selva” e “S. Tommaso” che, purtroppo, versano in una crisi dovuta a cattiva gestione; altro prodotto tipico: il pane di Genzano, rinomato ed esportato in tutta la zona dei Castelli Romani e a Roma, come prodotto protetto nell’ambito della Comunità Europea. Infine, si è parlato della Zona Artigianale, importante centro di attività lavorative che meriterebbe un rilancio adeguato.
Il secondo tema ha affrontato le potenzialità storico-archeologiche del territorio genzanese, rimaste una ricchezza fino ad oggi inutilizzata. Si è discusso su come valorizzare queste potenzialità e su come renderle adeguate per un turismo di massa che non si riduca alla sola tradizionale “Infiorata” ma diventi attrazione fissa per contenuti storici, culturali e archeologici. Esistono, in questo territorio, rovine di tre ville romane: la villa di Giulio Cesare, la villa dell’imperatore Domiziano e la villa dell’imperatore Antonino Pio (in cui trasse i natali il figlio Commodo, che sarebbe poi divenuto imperatore di Roma); il tempio di Diana nemorense, il Museo delle Navi Romane di Nemi e il palazzo e l’annesso parco Sforza-Cesarini. Si è parlato degli aspetti economici e finanziari atti a rendere attuabile questo progetto.
Il terzo tema ha riguardato il Progetto Nemus – Progetto del Nuovo Centro “La Città dell’Arte” per Genzano turistica. Si tratta di un progetto ambizioso e interessante, unico nel suo genere e ricco di simbologie – su progetto dell’arch. genzanese Giuliano Di Benedetti – che occuperà l’intera piazza del Centro castellano. Eccone, in dettaglio, le caratteristiche (la numerazione indica i vari piani). 1) Sotto il livello stradale sarà creato un parcheggio per 1400 posti auto, accessibile direttamente dalla tangenziale. 2) Un centro espositivo di 600 box per tutti: artigiani, artisti, negozianti, ecc. 3) Uffici pubblici e privati: uffici del Comune, banche, agenzie di assicurazioni, uffici di professionisti, ecc. 4) “Artigianarte”: laboratori per artigiani d’arte, atelier per artisti e stilisti. 5) Un Centro-Convegni: la base per il turismo tutto l’anno. 6) Un Centro Espositivo “Dianaexpo” per fiere, mercati, mostre, ecc. 7) Un grande museo “Folkart”: tradizioni e folklore popolare del Lazio. 8) Sale per feste ed enogastronomia: organizzazione di feste e promozione dei prodotti tipici locali. Dal livello stradale: 1) La fontana-lago con il “Nemus-Bonsai”, con fondo in plexiglass e giochi d’acqua. 2) Tre fontane-gemellaggi, con i personaggi della fantasia di H.C.Andersen e M.Ende. 3) Monumenti dedicati ai grandi personaggi della storia antica, legati al “Nemus”: Cesare, Cleopatra, Augusto, Caligola, Antonino Pio, Marco Aurelio, Commodo, Settimio Severo, Costantino. 4) Un grande giardino pensile con grandi fontane circolari dal fondo trasparente, dedicate ai personaggi della storia genzanese. 5) Piattaforme superpanoramiche, per ammirare Genzano dopo una passeggiata aerea. 6) Museo della conquista dello spazio: “dal futuro le origini”, per ammirare le navicelle spaziali che hanno portato l’uomo nel cosmo. 7) Un’alta torre (Torre Cinthia) di 200 metri con in cima la luna (stemmi di Genzano) da dove si potranno ammirare il lago di Nemi e tutto il panorama.
Per il momento è solo un progetto; chissà se domani…
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