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«La sinergia tra i due Comuni – ha sottolineato il Sindaco di Lanuvio, Umberto Leoni, in apertura della conferenza – è una delle prime cose che va sottolineata. Sono diverse le Amministrazioni dei Castelli Romani che stanno cercando di portare avanti, con tenacia, progetti comuni: uno fra tutti la realizzazione di un canile intercomunale. Sono sicuro – ha poi dichiarato – che questa tenacia ci porterà sicuramente ad ottimi risultati, come quelli ottenuti da questo primo progetto. Nonostante la nostra volontà, sono però necessari degli investimenti, che spesso per queste tematiche sono carenti. Noi abbiamo la responsabilità di dare delle risposte concrete, di educare e di stimolare la partecipazione, ma purtroppo per portare avanti tutto ciò occorrono dei soldi. Da parte nostra c’è molto impegno e sensibilità per la tematica del randagismo e proprio nei prossimi giorni andremo in Regione per far sì che questa sinergia non rimanga soltanto a livello intercomunale ma coinvolga anche enti sovracomunali».

Il progetto è stato possibile infatti soprattutto grazie alla collaborazione di diverse forze, tra cui il Comune di Velletri, rappresentato dall’Assessore alla tutela degli animali Augusto Di Lazzaro, il servizio veterinario dell’Area A della Asl RmH, presente con il Dirigente Leonardo Buono, il Comando della Polizia Municipale lanuvina, con il Comandante Candido Trombetta, le associazioni ambientaliste e a tutela degli animali, i medici veterinari e l’assessorato provinciale alle Politiche dell’agricoltura, caccia e pesca nella persona di Aurelio Lo Fazio.

A prendere parola, immediatamente dopo il Sindaco Leoni, Leonardo Buono che ha voluto sottolineare come all’interno della società sia oggi maturato un sentimento di carattere animalista: «Ho cominciato a fare il veterinario – ha affermato – quando un cartellone di questo tipo non sarebbe mai apparso in nessun Comune d’Italia. Noi facevamo la “lotta” al randagismo, oggi invece si parla di “gestione”, che è cosa ben diversa». La richiesta, anche da parte della Asl, è però ancora quella di maggiori finanziamenti e ciò che ci si chiede è il perché «i soldi incassati con i ticket in ambito veterinario non vengano reinvestiti, almeno in parte, nello stesso settore». Poi le parole di Di Lazzaro, tese ancora a sottolineare l’impegno su questo fronte, e quelle di Lo Fazio: «La Provincia ha una competenza abbastanza limitata su queste iniziative, eppure è riuscita a portare avanti questo progetto teso a tutelare il benessere degli animali e a far rientrare l’allarme sociale del fenomeno del randagismo. Le casse sono magre – ha affermato l’Assessore provinciale – quindi ognuno deve cercare di fare la sua piccola parte. Importantissimo è l’associazionismo e l’Ordine professionale dei veterinari che spesso riescono a risolvere dei problemi che altrimenti rimarrebbero irrisolti».

«Quello appena portato a termine – ha concluso il Sindaco di Lanuvio – è uno dei primi progetti che un ente superiore ai Comuni finanzia e questo ci fa capire quanto stia diventando importante questo tema. Mi auguro che non rimanga un’iniziativa isolata; ascoltando le parole dell’Assessore provinciale mi ha fatto molto piacere constatare che c’è una certa affinità di intenzioni. Da parte nostra c’è la concreta volontà di continuare su questa strada e mi auguro ci sia anche da parte della Provincia di Roma».