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Sociale, contro la pedofilia vince la cultura partecipata DEI GENITORI
Lo rivelano i dati emersi dalla campagna di comunicazione di “Non cadere nella rete”, il progetto finanziato dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Sono stati resi noti oggi, nel corso di una conferenza stampa presso la Biblioteca “Guglielmo Marconi” di Roma, i dati emersi dal progetto contro la pedofilia on line “Non cadere nella rete” , realizzato dal MO.D.A.V.I. Onlus e finanziato dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali (legge 7 dicembre 2000, n. 383, art. 12, comma 3, lettera f).
Gli incontri, nati per illustrare il progetto a genitori ed educatori alla presenza di tecnici informatici e psicologi, si sono svolti in otto province italiane(Roma, Latina, Viterbo, Milano, Catania, Foggia, Napoli e Chieti), in date differenti, ma secondo uno stesso iter.
Al termine delle fasi progettuali tutti i dati raccolti ed elaborati nel corso delle attività sono stati attentamente valutati e dalla pubblicazione dei grafici è emersa una totale corrispondenza tra gli obiettivi pianificati e quelli raggiunti, ovvero:
sensibilizzare gli adulti alla conoscenza dei siti web, delle chat line, delle video-chat, dei programmi “peer to peer” (p2p) e di tutti i protocolli di “instant messaging”, con tutti i rischi connessi all’accesso alla rete da parte dei minori;
formare gli adulti sugli strumenti disponibili per rendere sicuro l’accesso alla rete e sulle procedure da seguire per “filtrare” il personal computer;
diffondere la cultura della partecipazione e la promozione della responsabilità attiva in un percorso di coscientizzazione attraverso il coinvolgimento reale degli adulti nel processo di crescita dei minori.
“Ci siamo preoccupati di analizzare sociologicamente – rivela Irma Casula, presidente nazionale del Mo.d.a.v.i. Onlus – la tendenza a considerare gli strumenti informatici come strumenti neutri per lo sviluppo cognitivo dei minori, sottovalutando le potenzialità negative che un abuso o un uso non consapevole di tali mezzi può determinare nella formazione della personalità di un bambino. Ci auguriamo – conclude la Casula – che l’entusiasmo suscitato da questa iniziativa da parte dei genitori serva a migliorare le metodologie di approccio al web al fine di prevenire il più possibile la terribile piaga della pedofilia”.
Inoltre, dal sito allestito dal Mo.d.a.v.i., www.stopallapedofiliainrete.org. , i genitori potranno reperire tutte le informazioni necessarie per installare i parental control e segnalare eventuali siti sospetti alle autorità competenti.

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