Contro la deriva razzista e supremazista, il nobile esempio della città di Barcellona
Non si potrebbe credere che esponenti di Forza Nuova, partito neofascista, xenofobo, omofobo (da https://it.wikipedia.org/wiki/Forza_Nuova) siano andati in chiesa a “controllare” l’operato del parroco. Eppure, in un’Italia che si dichiara non razzista (e, a suo tempo, ha negato di essere mai stata fascista), succede anche questo. Il peccato originale del parroco di Vicofaro a Pistoia, è stato di portare dei migranti a fare un bagno in piscina. O, forse, di essere, a quanto pare, davvero cristiano seguendo le indicazioni di Gesù che non ha mai scacciato nessuno e quelle di papa Francesco, del settembre 2015, che chiedeva alle parrocchie di accogliere i profughi.
Ma come potrebbe essere che dei migranti, e per giunta neri, possano godere anche solo di una piccola e innocente gioia momentanea? A loro non spetta se non privazione e dolore!
D’altra parte, che questo sentire sia piuttosto comune si deduce da quello che succede in mare.
A fronte di una ferrea lotta alle Ong che salvano vite massacrate dalle guerre da noi sostenute ovunque, nessuno ha pensato di opporsi alla presenza della nave di “Defend Europ” o “Generazione Identitaria” che si propone di difendere la nostra stimabilissima “razza”. Perciò, respinge illegalmente in alto mare i migranti, condannandoli a morte certa.
Un mio amico diceva : “Sarò favorevole alla caccia quando gli uccellini potranno sparare”. Così, io sarò favorevole alla difesa dell’Europa quando ci sarà una “Defend Africa” e tutti gli interessi europei in Africa saranno buttati a mare.
La pericolosa deriva che abbiamo imboccato ci porta pure allo stabilimento balneare di Sottomarina di Chioggia con cartelli e altoparlanti che inneggiano al Duce, alle purghe, ai manganelli…
E, come ciliegina sulla torta, non ci siamo fatti mancare lo sgombero violento del caseggiato di Roma! Essendo stata insegnante, so che è di primaria importanza, in questo paese marcio di mafia e corruzione, insegnare la legalità a scuola e, in tal senso, mi sono adoperata sempre, collaborando spesso con la Questura. Per questo so che agli adolescenti non piacciono la polizia e l’autorità, fatto abbastanza normale negli individui in evoluzione.
Allora, come si può far capire che la Polizia e i Carabinieri sono determinanti per il sistema sociale e per la nostra sicurezza quando è evidente che molti poliziotti e carabinieri sono razzisti, oppure si comportano come al G8, o ancora vengono sospettati di picchiare dei poveracci tossicodipendenti, che poi magari muoiono, perché non ci sono graditi? Come possono i giovani accettare il principio assoluto di legalità se le Istituzioni per prime non ne danno esempio?
Credo che, in alcuni casi, la Polizia e i Carabinieri si siano dimostrati diseducativi, cioè abbiano dato un grosso schiaffo alla legalità.
Infine, ormai, si afferma che non ci sia più destra e sinistra (anche per tutte le cattive prove che hanno dato sia la destra che la sinistra). Si tratta di facili alibi per sdoganare, in mancanza di valori e ideali, le tendenze più raccapriccianti dell’essere umano, come la negazione dei diritti umani. Diventa consequenziale, dunque, pensare che solo qualcuno abbia diritto ai diritti (i bianchi, logicamente).
La nostra società trabocca di odio verso qualsiasi diversità.
Tra le tante prove della nostra spietatezza, sul web e dappertutto, spicca il cartello mostruoso di Carugate contro una persona con disabilità che, secondo l’autore, non avrebbe avuto diritto neppure a un parcheggio. Lo scritto si concludeva con: “Sono contento che ti sia capitata questa disgrazia!!!”
Stiamo tornando alle leggi razziali, allo sterminio del diverso, del più debole?
Per fortuna, un esempio nobile controcorrente lo ha dato la città di Barcellona. Colpita da un infame attentato, ha dimostrato che le idee, il rispetto, la dignità di tutte le persone non cambiano a seconda delle circostanze, seppure orripilanti. “Il terrore non può vincere, perché la vita è più forte della morte, e l’amore è più forte dell’odio”, ha detto Ada Colau, la sindaca di Barcellona.
Questo è il progresso dell’essere umano che tutti insieme dovremmo perseguire.
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