Consiglio Direttivo del Parco del 22 gennaio 2009
Alle incalzanti domande dei consiglieri Medici, Capponi e Moroni il Direttore ha ammesso che il Parco non aveva scelta poiché il progetto proveniva dall’Assessorato Ambiente della Regione e che effettivamente la sua sensibilita’ ambientale è stata un pò traumatizzata per le scelte progettuali datate ed inadatte ad un’area protetta.
I consiglieri Medici e Moroni hanno stigmatizzato l’accaduto sostenendo che un progetto di tale portata non può essere tenuto all’oscuro del Consiglio direttivo del Parco e che sarebbe stato meglio motivare il nullaosta che appare inconsistente e privo di qualsiasi valutazione ambientale. Valutazioni ambientali sul progetto che a questo punto si ritengono doverose come anche sostenuto dal presidente delle bonifiche Gargano in un recente intervento sul tema dell’abbassamento del livello dei Laghi.
Il geologo Moroni mette in guardia sulla catastrofe ambientale che si abbatterà su tutta l’area dei Castelli nel caso di realizzazione di questo progetto; a tal fine ha aperto un blog in cui descrive le motivazioni di tale strenua opposizione: l’indirizzo web è www.edilitaly.com/massimomoroni . Purtropo i tempi di risposta dell’ambiente sono lunghi e facilmente ci si dimenticherà di tali ammonizioni ma resta il fatto che le conseguenze per le future generazioni dell’area saranno catastrofiche. Non c’è solo infatti la disponibilità di acqua e la esistenza stessa dei laghi di Albano e Nemi ad essere messa in discussione ma le conseguenze indotte dall’abbassamento generalizzato delle falde acquifere porterà una diffusa subsidenza con associati tremori sismici. Non bisogna essere veggenti poiché gli abitanti di Guidonia stanno vivendo in questi anni le conseguenze di una politica di cattiva gestione del territorio con danni ingenti non a qualche edificio ma ad interi quartieri. Infine la esalazione di gas venefici dal suolo. Gia oggi infatti l’esalazione di anidride carbonica e radon dal suolo è un rischio che ha portato alla inedificabilità di molte aree nei comuni di Ciampino e Marino. Tali fenomeni di esalazioni dal suolo, in assenza di una falda in grado di confinare i gas, non potranno che aumentare come già nel 2003 l’istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia poneva all’attenzione dei Sindaci dei Castelli.
L’assessore Zaratti intanto va su tutte le furie e giudica inconsistenti le nostre posizioni ? Peccato che tali posizioni non provengono da un manipolo di sgallettati ma da un Geologo serio ed esperto, da un Professore di idraulica della Sapienza e da un Direttore di un consorzio di bonifica, un uomo cioè abituato a vedere l’acqua nei canali della bonifica e non nelle bottiglie di plastica.
C’è solo una considerazione da fare al rifiuto dell’assessorato ambiente a rivedere il progetto con Professiosnisti esterni, l’interesse economico. Pare infatti che le opere del Piano starordinario siano quantificabili in circa 70 milioni di euro ed è facile immaginare quali e quanti appetiti ciò comporta.
Il presidente intanto ha fretta e lascia la seduta. Questioni più importanti ed urgenti per lui lo spingono a recarsi a Frascati dove lo attendono i suoi per la raccolta di firme per le primarie del PD. I politici si sa giocano sempre su più tavoli in modo da cadere in piedi. La politica è avida di potere non di fornire soluzioni e governo del territorio ed il Presidente Peduto non è da meno.
Massimo Moroni
Consigliere del Parco Castelli Romani
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento