Consiglio Comunale: Due i fatti rilevanti
Le medesime cave andavano chiuse per tempo? Questa volta abbiamo cercato di produrre una documentazione puntuale: attendiamo altrettanto puntuali risposte. C’era poi all’ordine del giorno l’approvazione di un provvedimento che colloca un distributore di carburante in via Acqua Felice. Palesi le bugie della maggioranza:
a) FALSO: che il sottoscritto abbia votato la delibera n. 19 del 2001 con la quale si creano i presupposti di questo atto;
b) FALSO: che la delibera n. 19 del 2001 collochi un distributore di carburante in Via Acqua Felice.
Ho chiesto la sospensione momentanea dell’atto, impegnandomi a verificare i documenti, soprattutto in relazione alla persistenza di un vincolo idrogeologico nell’area designata, che comunque resta un’area non indicata per un distributore con tanto di autolavaggio. A questo punto succede una cosa strana. L’Assessore Martorelli, con atto di responsabilità, acconsente alla richiesta di approfondimenti, ma viene subito zittito dal Sindaco. Si sospende il Consiglio comunale e si riprende con l’Assessore che, visibilmente imbarazzato, torna su i suoi passi e dichiara la maggioranza indisponibile ad un rinvio del dibattito. Seguono le dichiarazioni sballate del Sindaco e di Ansovini, prima si sostiene che le Commissioni sono boicottate dalla minoranza e che quindi non ci sono spazi per il confronto, poi ci si accusa di non aver visionato per tempo gli atti. Peccato che il sottoscritto è stato quasi sempre presente in Commissione, le quali sono boicottate in primis dalla maggioranza, peccato che in Commissione arrivano solo pochi, sporadici provvedimenti e non tutti quelli che poi sono votati in Consiglio, peccato che, in barba allo Statuto, si convoca il Consiglio Comunale senza la preventiva e prescritta adunata dei Capi Gruppo, peccato che Ansovini, oltre a non occuparsi seriamente delle Cave, non abbia neanche visionato gli atti in questione ed in particolare la delibera 19 del 2001. Si conclude con il sottoscritto e il Consigliere Nisticò che ci rifiutiamo di partecipare al voto, con il gruppo del PD che vota contro e con parecchi Consiglieri di maggioranza che in privato mi danno ragione: a volte mancano gli spazi del confronto democratico. A loro l’onore dell’onestà intellettuale, quando arriverà anche il coraggio di dissentire pubblicamente?
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