Confessioni di uno Scrittore. Ester Rizzo a Cori
La referente di Toponomastica Femminile presenterà la sua trilogia di libri sulle tematiche relative al mondo femminile
Venerdì 7 Dicembre, alle ore 17:30, presso la Biblioteca comunale “Elio Filippo Accrocca” di Cori si terrà un nuovo appuntamento con “Confessioni di uno scrittore”, la rassegna letteraria organizzata dall’Associazione culturale Arcadia e dall’Amministrazione comunale e che permette di ascoltare direttamente dalla voce degli autori le storie e i percorsi che si nascondono dietro ognuna delle loro opere presentate.
La protagonista del prossimo incontro è Ester Rizzo docente di “Letteratura al Femminile” al CUSCA (Centro Universitario Socio-Culturale Adulti) di Licata, collaboratrice di testate giornalistiche, referente per la provincia di Agrigento del “Gruppo Toponomastica Femminile” e responsabile della Commissione Donne, Pari Opportunità e Politiche Sociali del distretto FIDAPA. Con lei Loretta Campagna, referente di Toponomastica Femminile per il Lazio Meridionale.
Ester Rizzo si è sempre dedicata alle tematiche relative al mondo femminile e per Navarra Editore ha pubblicato due libri. “Camicette bianche” è un saggio che ricostruisce il rogo della Triangle Waist Company di New York (25 Marzo 1911), la fabbrica di camicette alla moda dove morirono 146 lavoratori di cui 126 giovani donne, 38 italiane, a causa della mancanza delle condizioni minime di sicurezza. La tragedia diede origine alla festa dell’8 Marzo.
Il romanzo “Le ricamatrici” narra l’esempio di un esercito di donne coraggiose guidato da Filippa Rotondo, che sfidò la mafia ribellandosi allo sfruttamento del lavoro a domicilio. Dal paesino di Santa Caterina Villarmosa riuscirono a far condannare i loro sfruttatori e a fare approvare in Parlamento la legge n° 877 del 18 dicembre 1973. La neonata cooperativa “La rosa rossa” venne ostacolata da continui atti intimidatori, fino a bruciare il loro sogno d’indipendenza
Per la stessa casa editrice Ester Rizzo ha inoltre curato “Le Mille. I primati delle donne”. Il testo riunisce mille donne che per prime hanno realizzato un progetto, hanno ottenuto un riconoscimento, un’onorificenza, un incarico politico o lavorativo, un titolo di studio. Donne che in tutto il mondo si sono cimentate in imprese, mestieri e professioni di esclusivo dominio degli uomini; che hanno sfidato pregiudizi e tabù.
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