Concezioni basate sulla paura e l’intimidazione
6 febbraio 2009
L’intero Ddl sulla sicurezza approvato dal Senato sembra ispirato da una concezione della sicurezza dei cittadini basata sulla paura e l’intimidazione. Un insieme di provvedimenti irrealistici, inaccettabili moralmente, e in alcuni casi addirittura lesivi dei diritti della persona stabiliti dalla nostra Costituzione. In particolare, trovo di estrema gravità la norma che prevede la delazione da parte dei medici degli stranieri che dovessero ricorrere alle loro cure: espressione di un atteggiamento supino a una minoranza xenofoba e illiberale che non deve avere quartiere nel nostro Paese. La Regione Lazio farà quindi quanto possibile per garantire libertà e rispetto dei diritti nel proprio territorio. Con questo provvedimento non si garantisce alcuna sicurezza ai cittadini, si provocano anzi tensioni sociali, emarginazione e disagio, senza contare i nuovi rischi per la salute pubblica. Le prese di posizione di queste ore da parte di molte forze politiche, della Chiesa, delle associazioni dei medici parlano chiaro e dovrebbero invitare le forze della maggioranza a ripensare radicalmente il provvedimento. Gli italiani esigono legalità e sicurezza, ma non si riconoscono in questo disegno di legge confuso, inefficace e oppressivo.
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