“Concerto per la Vita e per la Pace”
All’interno della chiesa di Santa Caterina di Betlemme, decine di persone che fino al quel momento avevano assistito in silenzio alle musiche di Vivaldi, Bach e Chopin intonano tutte insieme una nenia profonda, bellissima, struggente. Insieme al mezzo soprano Enas Massalha cantano “Ya Mariam”, brano tradizionale palestinese. Un canto antico che accompagna i numerosi stranieri presenti lungo secoli di storia e di leggende, di passione e di dolore, di sconfitte e di speranza. È stato questo il momento più toccante della Settima edizione del “Concerto per la Vita e per la Pace”, l’evento musicale che ogni anno a Natale si tiene in Terra Santa, a Betlemme e Gerusalemme, grazie al contributo delle istituzioni e di decine di enti locali italiani. Il Concerto, che si avvale dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, è promosso dall’associazione “Life and Peace” in collaborazione con la Conference permanente des Villes historiques de la Mediterranee e il coordinamento della Città di Valmontone e il sostegno di istituzioni ed enti pubblici, tra cui il Senato della Repubblica, le Regioni Lazio e Puglia e la Provincia di Roma. I protagonisti musicali dell’evento 2007 sono stati i “Solisti Veneti” diretti dal maestro Claudio Sciamone che – con i soprani Paula Almerares e Enas Massalha, la mezzo soprano Orit Gabriel e il Coro Magnificat della Custodia di Terra Santa – hanno eseguito brani di Mozart, Vivaldi, Rossini, Paganini, Handel, Mouret, Bach, Pasculli, Chopin, Mascagni, Gruber e Labari. Una sintesi dei concerti tenuti il 22 e 23 dicembre nella Chiesa di Santa Caterina a Betlemme e alla Henry Chrown Simphony Hall di Gerusalemme è stata trasmessa da Raitre in mondovisione la mattina del giorno di Natale. Nella delegazione Istituzionale che ha accompagnato il concerto in Terra Santa c’era anche il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro e l’assessore alle politiche culturali della Provincia di Roma Vincenzo Vita.
Nei tre giorni fra Israele e territori dell’Autorità Nazionale Palestinese la delegazione Istituzionale – composta da una cinquantina di amministratori di piccoli, medi e grandi enti locali italiani – ha avuto numerosi incontri ufficiali fra i quali quelli con i sindaci di Ramallah e di Betlemme. Sempre a Ramallah è stata deposta una corona di fiori sul mausoleo del leader palestinese Yasser Arafat.
A Betlemme, la Delegazione italiana ha incontrato il primo cittadino Victor Batarseh «Siamo felici di accogliervi – ha detto Batarseh – per dimostrare la solidarietà che lega i nostri due popoli. Una solidarietà che, spero, possa durare a lungo». Il Ministro Antonio Di Pietro ha detto, invece, di essere «onorato di incontrare il massimo esempio di democrazia e indipendenza. Il saluto che porto è quello di un governo che sta svolgendo una forte azione per la pace. Quando ci sono istituzioni liberamente elette dai cittadini vuol dire che finalmente la politica si sta riappropriando del suo ruolo». In questi anni il “Concerto per la Vita e per la Pace” è stato anche occasione per promuovere iniziative collaterali in favore delle popolazioni di quelle terre: tra le altre, il programma di sviluppo della città di Betlemme attraverso la redazione del piano regolatore generale grazie ai contributi economici della Regione Lazio e della Provincia di Roma. Numerosi comuni italiani hanno avviato diversi programmi di sostegno. Fra gli altri, da ricordare quello della Città di Valmontone che a Betania ha realizzato una pizzeria (la “Pizzeria Valmontone”), con lo scopo di sostenere, con gli incassi di questa attività, l’orfanotrofio “Lazarus home for girls”.
Dalla Provincia di Roma è arrivato il progetto di illuminazione della piazza antistante la Basilica della Natività e la donazione di macchinari e strutture ad enti ed istituzioni religiose del luogo. «Per questi motivi – ha detto l’assessore Vincenzo Vita – penso che siano ormai maturi i tempi per avviare un gemellaggio fra la nostra Provincia e la città di Betlemme. La Provincia Capitale, uno dei luoghi più importanti della storia, è pronta ad incontrare Betlemme, il luogo della pace per eccellenza».
«Il primo passo per una rinascita di queste terre – hanno detto Angelo Angelucci, sindaco di Valmontone, e Angelo Miele, uno degli ideatori del concerto – passa attraverso l’abbattimento del muro che divide i territori; un muro che non ha risolto i problemi di convivenza tra i due popoli, ma che anzi sta strozzando ogni giorno l’economia palestinese, allontanando sempre di più le prospettive di pace. Anche questo muro dovrà cadere sommerso dalla forza della ragione, della solidarietà, della pacifica convivenza».
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