Con Paolo Crepet a spasso tra vulnerabilità, speranza e coraggio ai tempi del covid-19
Nell’ultimo sabato prima del DPCM che ha imposto la chiusura dei teatri, il “Tognazzi” ha ospitato l’evento organizzato dalla Fondazione De Cultura e dalla Mondadori Bookstore Velletri con Paolo Crepet. Lo scrittore e psichiatra ha pubblicato, per Mondadori, “Vulnerabili”, un libro tornato prepotentemente di attualità proprio con la seconda ondata pandemica. A dire la verità, però, l’autore non si è soffermato solo sulle pagine scritte ma, instaurando un contatto diretto con il pubblico, ha ragionato ad alta voce sulle contraddizioni del genere umano in questo periodo di forte disorientamento morale e sociale. Dalle critiche alla politica, incapace di prevedere qualcosa di fortemente prevedibile come l’aumento dei contagi, alle stoccate mandate ad alcuni scienziati che si ostinano a parlare di un virus clinicamente morto fomentando, dunque, il disordine nella popolazione. Il coronavirus ha molti aspetti negativi, l’unica cosa che può salvarsi è la presa di coscienza della limitatezza umana, della vulnerabilità dell’essere umano. Una pandemia accomuna tutto il mondo, consente agli scienziati cinesi di confrontarsi con quelli statunitensi abbattendo le barriere ideologiche e politiche. La soluzione, però, non è dietro l’angolo e le insidie aumentano anche a causa di decisioni che interessano la collettività non comprese e non comprensibili. Fare i conti con le difficoltà però è anche uno stimolo, non solo riferendosi al covid ma anche e soprattutto nella vita: con coraggio e passione si può avere una prospettiva che risvegli l’interesse della mente, che riscopra le autentiche necessità dell’animo umano. Non è una cosa da poco, dunque, sfruttare l’opportunità di ritrovarsi e di ristabilire le proprie gerarchie interiori spesso più semplici di quanto si possa pensare. Paolo Crepet, senza risparmiare critiche e osservazioni a tutte le pieghe che l’intervista condotta da Aurora De Marzi gli ha presentato, ha spiegato che l’euforia dei canti dai balconi e della solidarietà diffusa in via telematica ha ormai lasciato il passo ad un’interpretazione della libertà che si collega strettamente alla natura umana. Tra promesse, speranze (come il vaccino) e enormi difficoltà (economiche, sociali, civili) l’unica cosa che ci si può verosimilmente aspettare dalla pandemia, una volta che essa sarà superata, è che non uccida definitivamente la speranza di poter avere un futuro diverso e da quello che ci eravamo meritati con i nostri comportamenti. La presentazione si è conclusa con un lungo e ordinato firma-copie e per adesso la Mondadori Bookstore incassa l’ennesimo successo di pubblico e critica in attesa di conoscere gli sviluppi per le nuove date. In cantiere nomi di spicco del panorama letterario italiano, a cominciare da Erri De Luca che al solo lancio dell’evento social ha avuto uno share incredibile.
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