Comunicato sulla situazione di crisi dell’Ente di Formazione Professionale Formalba
La Cdlt di RomaSud Pomezia Castelli, in relazione alla situazione di grave crisi aziendale che caratterizza da tempo Formalba, ente che si occupa di Formazione Professionale e che ha centri in molti comuni dell’area metropolitana di Roma afferenti il territorio, esprime la sua forte preoccupazione per il prolungarsi oltre ogni misura dello stallo in cui si trova l’Ente.
I lavoratori, che non percepiscono lo stipendio ormai da più di sette mesi, dopo aver subito ventisette mesi di cassa integrazione ed un anno di contratti di solidarietà, sono allo stremo e sono stati costretti, per suscitare l’attenzione delle istituzioni coinvolte, ad indire scioperi a singhiozzo come forma di lotta estrema, in un momento decisivo quale è quello nel quale si conclude l’anno formativo e si concretizzano le iscrizioni per il 2017/18. L’assenza di risposte concrete da parte di chi dovrebbe occuparsi della questione mette seriamente a rischio il posto di lavoro per circa 160 persone, pone drammaticamente in pericolo il futuro dei ragazzi che frequentano i corsi nelle varie sedi decentrate e quindi crea allarme nella collettività anche per il prosieguo dell’attività di formazione e qualificazione importantissima che viene svolta nei comuni interessati.
Crediamo sia giunto il momento per tutti di prendersi carico di questa situazione e di fare ciascuno la propria parte: adesso bisogna agire, garantendo il futuro di questo Ente non solo per ciò che concerne l’attività di chi vi lavora ma anche per le realtà locali, per i Comuni che sarebbero privati di uno strumento fondamentale per affrontare le tematiche dell’ integrazione sociale e della qualificazione professionale nonché per le famiglie che vedrebbero venire meno una concreta prospettiva formativa per il futuro dei propri figli.
Chiediamo pertanto che un rapido intervento della Regione Lazio e chiediamo agli Enti locali coinvolti di mettere in campo le idonee garanzie a tutela dei lavoratori, delle famiglie degli utenti e delle collettività cittadine
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