Comunicato di Solidarieta' della Sapienza In Onda
Questa notte, nella settimana di contestazione al g8,un giorno prima dell’arrivo dei grandi, si decide di far scattare l’ennesima azione di polizia per reprimere chi ha deciso di non assoggettarsi alle logiche dell’efficienza e dell’economicità imposte nell’università come nelle nostre vite.
Il corpo vivo dell’università, delle lotte su formazione e precarietà non si arresta!
Per questo oggi a Roma, come a Venezia e Bologna, stiamo occupando i rettorati e le facoltà richiedendo con forza una presa di posizione netta alle istituzioni universitarie contro gli arresti, la criminalizzazione del movimento dell’onda e la chiusura degli spazi di libertà e dissenso.
Tutto ciò avviene in un quadro di criminalizzazione diffusa e di continui atti intimidatori nei confronti dei movimenti: nella giornata di sabato, infatti, sono stati perquisiti tutti i pullman ed i treni che cercavano di raggiungere Vicenza per partecipare alla manifestazione indetta contro la costruzione della base americana. Il giorno successivo, in occasione della fiaccolata che chiedeva verità e giustizia sul terremoto, L’Aquila è stata letteralmente militarizzata attraverso l’istituzione di check-point e l’obbligo di mostrare i documenti.
…Se avete deciso di non farci dormire venendo nelle nostre case, nei nostri luoghi, arrestando i nostri compagni durante la notte, allora avete deciso di non dormire più neanche voi!
Sapienza_in Onda
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