Comunicato del Sindaco di Frascati sulla bocciatura del bilancio di previsione 2016 da parte del Collegio dei Revisori
Non possiamo sottrarci dal commentare e stigmatizzare le dichiarazioni del Sindaco Spalletta apparse ieri su “Il Mamilio” inerenti la mancata approvazione del bilancio di previsione 2016 del Comune.
Premesso che il parere reso dal Collegio dei Revisori è “non favorevole” e non “negativo con riserva” come dichiarato, la cosa che più riteniamo vergognosa è la valutazione che dalle dichiarazioni del Sindaco emerge dell’operato dei professionisti che hanno fatto parte dei Collegi dei Revisori precedenti all’attuale.
Secondo il primo cittadino questi professionisti, capaci e rispettati, solo perché eletti dal Consiglio comunale, come previsto dalla legge, non avrebbero prestato un contributo garanzia di imparzialità alla attività della amministrazione comunale?
Con queste dichiarazioni il Sindaco offende una intera categoria di professionisti, senza dimenticare che anche suo fratello è stato, se non sbagliamo, Revisore nominato della Provincia di Roma.
Non ci sentiamo rappresentati da questo Sindaco e siamo felici di procedere su percorsi diversi dai suoi. Siamo naturalmente distanti da questa dichiarazione avendo, al contrario, avuto la possibilità di apprezzare la capacità, la professionalità, l’imparzialità e l’equilibrio di coloro che tale incarico hanno in passato svolto a servizio della Amministrazione di Frascati ai quali va tutta la nostra stima e solidarietà.
Dalle poche righe rilasciate dal Sindaco emerge la superficialità e l’improvvisazione della sua azione politica, un decantato “nuovo inizio” naufragato in 10milioni di fondi vincolati utilizzati per pagamenti corrente – come emerge dal consuntivo 2015 che non si è voluto discutere senza alcuna ragione o giustificazione -, in una disavanzo della Azienda Speciale maturato in appena sei mesi di attività nel 2015 con una esplosione della spesa del personale, in una situazione della STS S.r.l. prefallimentare (con un passivo milionario fatto di IVA non versata per 850mila Euro circa, di debiti previdenziali per 730mila Euro, di 1,5mln verso i fornitori e 850mila verso banche e finanziatori vari), in una massa di residui attivi che è cresciuta di 3mln circa, in un bilancio di previsione bocciato come mai era accaduto in passato.
Per non parlare della volontà di vendere a prezzi stracciati i locali ad uso diverso del Comune.
Il bilancio consuntivo del 2015 certifica già abbondantemente il fallimento di questa amministrazione, incapace di gestire le complessità ed anche l’ordinaria amministrazione.
Frascati non merita questa mediocrità, se davvero come dice vuole bene a Frascati il Sindaco la liberi e si dimetta. Sarà certo il primo suo gesto universalmente apprezzato.
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