Comuni rinnovabili, Legambiente: in tutti i centri del Lazio almeno un impianto da rinnovabili
In tutti i Comuni del Lazio c’è almeno un impianto che produce energia da fonti rinnovabili, ma la crescita è molto lenta. Sale infatti a 403 MW la produzione di energia idroelettrica e i 54 MW provenienti dall’eolico sono appena superiori ai 51 MW del 2013. Bene il solare fotovoltaico che incrementa la potenza degli impianti di 84 MW e buoni anche i dati del solare termico che colloca la capitale al terzo posto della classifica nazionale con 5.023 mq di impianti.
Sono questi alcuni dei dati per il Lazio emersi dal Rapporto “Comuni rinnovabili 2015” di Legambiente.
“La fotografia che restituisce l’edizione 2015 del dossier di Legambiente COMUNI RINNOVABILI vede la nostra regione ben rappresentata sulla scena nazionale ma dobbiamo ora spingere sull’acceleratore – dichiara Roberto Scacchi Presidente di Legambiente Lazio – L’incremento di produzione di energia elettrica da rinnovabili nel 2014 rispetto al 2013 è stato sensibile unicamente nel campo del fotovoltaico con 84 MW di potenza in più. Complice la mancanza di investimenti ma anche di vere agevolazioni per i privati non siamo riusciti a spingerci oltre, ma il nuovo Piano Energetico presentato dalla Regione Lazio, deve ora essere un’occasione proprio per guardare avanti e poter, anche in vista del Cop21, restituire una regione 100% rinnovabile”.
Il solare fotovoltaico con ben 26mila impianti e 1.225 MW installati nel Lazio continua a crescere sia tra i privati che sugli edifici pubblici. I Comuni con la più alta diffusione di impianti fotovoltaici sono, in termini assoluti, Montalto di Castro (con 152 MW da 273 impianti), Roma (123 MW da 6.527 impianti) e Latina (68 MW da 934 impianti). Notevole in questo senso il progetto del comune di Magliano Sabina, in provincia di Rieti, che ha avviato un programma per la solarizzazione degli edifici pubblici come l’ex convento di S.Maria delle Grazie e alcune scuole.
Per il solare termico, dove il censimento è più complesso poiché gli impianti non sono collegati alla rete elettrica, dati parziali evidenziano una diffusione molto capillare che vede Roma al terzo posto della classifica nazionale con 5.023 mq rispetto distribuiti su 5.416 impianti tra pubblici e privati. Nella classifica regionale segue come nel 2013 Nettuno con 3560 mq.
L’energia eolica nel Lazio cresce in modo impercettibile da51 MW installati a 54MW nel 2014 e in leggero aumento anche il numero di impianti idroelettrici, da 73 a 75 che incrementano la potenza dai 402MW del 2013 ai 403,4MW nel 2014 arrivando a produrre 1479,8GW/h.
Basse anche le percentuali di energia prodotta da biogas che collocano comunque la regione al quinto e al sesto posto della classifica nazionale. In particolare al quinto posto troviamo Colleferro (RM) con 5,96 MWt seguita da Latina con 5,21 MWt.
“Immaginare nel Lazio il futuro energetico – conclude Scacchi – vuol dire puntare ad un panorama senza più mega impianti come Montalto di Castro o centrali a carbone come Civitavecchia. Subito obbiettivi veloci passando dalla sostituzione dei tetti in amianto con il fotovoltaico, a un corpo di provvedimenti per l’efficentamento energetico degli edifici nelle periferie delle città e regole chiare e veloci per l’istallazione di impianti anche di piccola entità, con meccanismi di gratuità e snellimento burocratico per aumentare la quota di energia ottenuta da fonti alternative”.
I dati dettagliati di ogni comune possono essere scaricati qui.
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