“Oggi Legambiente ha premiato i Comuni Ricicloni che hanno rispettato l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata ma che hanno anche ridotto i rifiuti indifferenziati da smaltire a meno di 75 chilogrammi annui per abitante. Quest’anno la sfida si è fatta più difficile e a superare il traguardo di Rifiuti free nel Lazio sono stati 6 comuni, primo tra tutti Colle San Magno, in provincia di Frosinone, Aquino, Castelliri, Villa Santa Lucia, Sant’Ambrogio sul Garigliano e Castelnuovo di Porto. Ora che l’asticella del premio di Legambiente è stata alzata proprio per essere al passo con il futuro, l’impegno perché le buone pratiche efficaci e sostenibili in materia di rifiuti possano diffondersi così come le azioni di prevenzione da mettere in campo, gli incentivi economici e gli aspetti normativi da adottare per mettere in moto azioni virtuose, deve proseguire più forte di prima”, lo dichiara Cristiana Avenali, consigliera regionale e coordinatrice della Commissione Ambiente e Agricoltura del PD Lazio in occasione della premiazione dei Comuni Ricicloni 2016 di Legambiente, all’interno del Forum Rifiuti, organizzato da Legambiente, Editoriale La Nuova Ecologia e Kyoto Club in partenariato col Coou.
“Dobbiamo quindi guardare a quelle regioni che usano il meccanismo di premialità e penalità sulla percentuale di secco residuo avviato a smaltimento come modelli per un’economa circolare, sia in termini normativi, visto che a breve arriveranno anche i decreti attuativi del governo su questo, ma anche in termini di buone pratiche e di fondi europei da utilizzare in questa direzione – continua la consigliera Avenali – Grazie all’incremento della raccolta differenziata la Regione Lazio ha detto no all’apertura del gassificatore di Malagrotta e ha stabilito che non servono nuovi impianti di questo tipo sul proprio territorio. Continuando a spingere in questa direzione potremo arrivare a chiudere anche quelli più obsoleti.
Bisogna inoltre puntare sull’introduzione dell’eco tassa, che premi chi produce meno indifferenziata e penalizzi chi continua con una gestione per nulla virtuosa dei rifiuti. L’economia circolare è la strada per una gestione rifiuti free attenta a non consumare territorio, non inquinare e creare economia e posti di lavoro”
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