Comune di Roccastrada – Il sindaco Limatola su scuola di Ribolla
Il primo cittadino esprime fiducia nella magistratura e auspica un confronto generale sul tema
Il sindaco Limatola su scuola di Ribolla: “Massima attenzione con coscienza e responsabilità. Serve riflessione su edifici pubblici in Italia”
Roccastrada. “Ho piena fiducia nella magistratura, nel rispetto del ruolo che ricopro e nell’interesse generale della comunità che amministro, ma ho anche una coscienza di padre e di uomo, prima che di sindaco, e con questa ho agito finora nella vicenda della scuola primaria e secondaria di primo grado di Ribolla, mettendo al primo posto la sicurezza dei bambini e di tutti gli utenti. Mi auspico che il nostro caso possa servire per stimolare una riflessione reale e collettiva sullo stato degli edifici pubblici in Italia, dalle scuole agli ospedali a tutte le sedi di istituzioni, forze dell’ordine e altri soggetti”. A dirlo è Francesco Limatola, sindaco di Roccastrada dopo che la Cassazione ha depositato, lo scorso lunedì, la sentenza con la quale accoglie il ricorso presentato dalla Procura di Grosseto contro la decisione del Tribunale del Riesame che lo scorso 28 aprile aveva portato alla riapertura della scuola sottoposta pochi giorni prima a sequestro preventivo per rischio sismico accertato in misura pari a 0,985 nella scala che riconosce a ‘1’ il livello della sicurezza sotto il profilo sismico.
Fiducia nella magistratura in attesa di sviluppi. “Ho scelto di dedicare una parte della mia vita al ruolo di sindaco e credo fermamente nella giustizia, da sempre. Insieme all’avvocato Luciano Giorgi di Grosseto, che sta assistendo il Comune in questa vicenda, stiamo esaminando la decisione della Cassazione nella prospettiva di un nuovo passaggio in sede giudiziale disposto dalla Corte Suprema con il rinvio del procedimento al Tribunale di Grosseto affinché proceda alle verifiche specificamente indicate”.
Al lavoro per una nuova scuola. “La sicurezza delle nostre scuole e di chi le frequenta, dai bambini al personale docente, amministrativo e assistente – aggiunge Limatola – è sempre stata la priorità dell’amministrazione comunale, che ha operato nel rispetto delle normative con grande senso di responsabilità lavorando, al tempo stesso, per la realizzazione di una nuova struttura. Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato il bando per avviare la progettazione della nuova scuola, che porterà alla presentazione del progetto partendo dallo studio di fattibilità tecnico-economica messo a punto dal gruppo di lavoro interno all’amministrazione comunale. Abbiamo già individuato l’area, in Via del Diaccialone, e indicato le linee guida su materiali e le funzioni della struttura anche se rimane il problema dei finanziamenti, che stiamo cercando di recuperare oltre le nostre disponibilità”.
Un caso che deve far riflettere e chiama in causa tutti. “Il problema dell’agibilità degli edifici scolastici e di tutti quelli pubblici – dice ancora il primo cittadino di Roccastrada – è un problema generale e occorre che i sindaci siano messi nelle condizioni di valutare le diverse situazioni e di contare su risorse ed elementi adeguati per agire nell’interesse generale delle comunità e dei territori a cui hanno scelto di dedicarsi con questo ruolo per una parte della loro vita. Occorre una riflessione seria, partendo dalla vicenda che stiamo vivendo a Roccastrada e Ribolla e che sta creando un precedente sull’edilizia scolastica e sulla sicurezza degli edifici pubblici in Italia. I sindaci sono tutti sulla stessa barca, per usare un’espressione popolare, e ringrazio i colleghi che mi hanno dimostrato la loro solidarietà. Il mio auspicio – conclude Limatola – è che questo tema arrivi presto all’esame del Parlamento con la definizione di regole chiare e precise e di investimenti concreti sull’adeguamento degli edifici pubblici e la loro sicurezza. Siamo uomini, prima che amministratori, e operiamo con responsabilità, etica, coscienza e con la diligenza del buon padre di famiglia, ma dobbiamo avere strumenti e risorse adeguati per migliorare presente e futuro delle nostre comunità”.
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