COMPAGNIA DEI LEPINI Tutto pronto per le 5 presentazioni del libro sulle rievocazioni storiche
Dopo il successo raccolto in occasione della presentazione ufficiale a Roma, condita dalla sfilata su via dei Fori imperiali, lo scorso 12 novembre, per il volume “Le rievocazioni storiche dei Monti Lepini” scritto dal prof. Italo Campagna arriva il momento delle presentazioni nei Comuni che fanno da cornice perfetta a questi momenti che coniugano alla perfezione passato e presente diventando nel corso di decenni modello culturale di cui andare fieri. Sabato 29 aprile, infatti, i veli sull’opera del professor Campagna si alzeranno a Carpineto Romano, sede del prestigioso Pallio della Carriera, il 5 maggio sarà la volta di Priverno, teatro del Palio del Tributo, l’11 giugno sarà la volta di Cori e del Carosello Storico dei Rioni, per poi arrivare a Norma il 16 giugno (la Presa di Norba) e concludersi il prossimo 8 ottobre a Sermoneta, che rievoca la Battaglia di Lepanto. Ad accompagnare la presentazione del volume, oltre a diversi ospiti d’accezione, saranno gli stessi protagonisti delle rievocazioni, figuranti in costume d’epoca che animeranno i centri dei 5 Comuni coinvolti, donando un maggior prestigio a queste fantastiche manifestazioni culturali che legano il territorio lepino: “Quello scritto dal prof. Italo Campagna, non solo uno storico ma anche un profondo conoscitore del mondo delle rievocazioni – ha spiegato il presidente della Compagnia dei Lepini, Quirino Briganti – è un volume che nasce con il chiaro intento di far conoscere il nostro territorio. Le manifestazioni storiche, infatti, sono un formidabile strumento di promozione e valorizzazione turistica e la presente pubblicazione ha proprio l’obiettivo di dare valore all’originale connubio tra ricerca storica e spettacolarizzazione dell’evento”. Le rievocazioni storiche lepine rappresentate nel volume sono quelle aderenti alla Federazione Regionale delle Manifestazioni Storiche del Lazio e la scelta di narrare un territorio attraverso la suggestione di palii che si svolgono ormai da molti decenni è stato, nelle intenzioni dell’autore e della stessa Compagnia dei Lepini, un modo originale ed efficace per promuovere turisticamente il territorio: “La nostra – ha spiegato ancora il presidente Briganti – è una terra dove sono parte irrinunciabile delle nostre tradizioni il colore dei drappi, la suggestione delle bandiere, lo sfarzo dei costumi, il rullo dei tamburi, il suono delle chiarine, l’arte negli arazzi dei palii, la destrezza dei cavalieri, il misticismo dei luoghi dello spirito, il sapore delle coltivazioni, i saperi dell’artigianato e la sintonia cromatica della pietra bianca calcarea che caratterizza gli incantevoli borghi medioevali. Tutto questo è parte integrante del nostro vissuto e della nostra cultura”.
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