Commercio equo certificato Fairtrade: vendite globali a 7,8 mld di euro
Diffuso oggi il nuovo rapporto annuale di Fairtrade International: 150 milioni di euro per lo sviluppo delle comunità di Asia, Africa e America Latina
Padova, 13 ottobre 2017. Le vendite mondiali di prodotti Fairtrade nel 2016 hanno raggiunto 7,88 miliardi di euro, con una crescita interessante per i principali prodotti certificati: caffè +3%, cacao +34%, zucchero +7%, banane, tè, fiori e piante +5% ciascuno. Dall’altra parte del mondo produttori e lavoratori del network hanno ricevuto 150 milioni di euro di Premio Fairtrade, una somma di denaro aggiuntiva rispetto al Prezzo Fairtrade assicurato dalla certificazione, per avviare in progetti sociali, ambientali, di miglioramento della produttività. Parliamo di benefici per 1,6 milioni di piccoli agricoltori e lavoratori di Asia, Africa e America Latina, raggruppati in 1.141 organizzazioni di 73 Paesi.
Di tutto questo parla il nuovo rapporto annuale di Fairtrade International “Creating Innovations, Scaling Up Impact”. A vent’anni dalla sua nascita, il sistema internazionale di certificazione del commercio equo continua a lavorare nell’interesse delle comunità dei Paesi in via di sviluppo, offrendo nuove opportunità commerciali agli agricoltori e aiutando i lavoratori stipendiati ad ottenere un salario migliore.
“Nel 2016 abbiamo adottato una nuova strategia globale e avviato un ambizioso piano di crescita” dichiara Dario Soto Abril, CEO di Fairtrade International. “La grande sfida che ci proponiamo ora è quella di riuscire a migliorare in modo significativo i salari dei lavoratori entro il 2020”.
Da sempre Fairtrade si concentra sulla necessità dei produttori agricoli e dei lavoratori di vendere ad un prezzo più equo, tale da coprire i costi medi di una produzione sostenibile. Parallelamente a questo obiettivo, si impegna ad operare una svolta affiancando i lavoratori dipendenti affinchè siano in grado di negoziare salari migliori e aiutando i produttori ad ottenere un reddito adeguato al proprio sostentamento. Nel corso del 2016, nell’ambito delle strategie per il calcolo di un valore di riferimento per il salario dignitoso, sono state eseguite delle ricerche finalizzate a determinare un valore minimo di riferimento per consentire una dignitosa qualità di vita ai lavoratori dipendenti.
Uguaglianza di genere, lotta al lavoro minorile, cambiamento climatico e tutela dei diritti dei lavoratori: durante questo ultimo anno c’è stata una grande attenzione da parte di Fairtrade nei confronti di questi temi fondamentali. Che sono stati affrontati attraverso una serie di iniziative di formazione sul campo e con programmi di supporto per le cooperative di produttori, come ad esempio il progetto “Women’s School of Leadership” per le produttrici di cacao in Costa d’ Avorio e il progetto “Youth-Inclusive Community-Based Monitoring and Remediation (YICBMR)” sviluppato in nove paesi per contrastare il lavoro minorile ed il lavoro forzato.
Nell’ultimo anno, coinvolgendo numerosi stakeholder, è stato intrapreso lo studio di un progetto finalizzato ad ampliare le opportunità commerciali per le aziende che intendono soddisfare la crescente domanda di prodotti sostenibili. A partire dal 2018, dei nuovi servizi, complementari al lavoro con il Marchio di Certificazione FAIRTRADE, offriranno ai partner commerciali nuove chance di business attraverso partnership di lunga durata.
“Fairtrade si sta impegnando a cambiare lo scenario del commercio sostenibile” afferma Soto Abril. “Stiamo traendo benefici dal successo degli ultimi 20 anni. Siamo ottimisti per quello che ci riserverà il futuro”.
Con invito alla diffusione.
Crediti fotografici: © Roger van Zaal / Archivio Fairtrade
Cos’è Fairtrade
Il sistema di certificazione Fairtrade, nasce per ridurre le ingiustizie del commercio internazionale attraverso l’introduzione di pratiche scambio più eque nei confronti di contadini e dei lavoratori dei Paesi in via di sviluppo. Attraverso un sistema rigoroso di Standard, regola i rapporti commerciali tra aziende e organizzazioni di contadini e lavoratori, in modo che a questi ultimi venga assicurato il pagamento di un prezzo minimo, il Fairtrade Minimum Price, tale da coprire i costi medi di una produzione sostenibile, e un margine di guadagno aggiuntivo, il Fairtrade Premium, per la realizzazione di progetti sociali, ambientali o di incremento della produzione. Il circuito rappresenta 1,6 milioni di agricoltori in 75 paesi di Asia, Africa e America Latina coltivatori di caffè, zucchero, banane, ananas cacao, lavoratori nelle piantagioni di banane, tè, fiori e molto altro. Più di 35.000 prodotti finiti sono in vendita sugli scaffali di negozi e supermercati di oltre 140 paesi nel mondo. Fairtrade International è l’organizzazione capofila del network. Per maggiori informazioni: www.fairtrade.net .
Fairtrade Italia
Fairtrade Italia rappresenta Fairtrade International e il Marchio di Certificazione FAIRTRADE nel nostro paese dal 1994. Lavora in partnership con le aziende concedendo in sub-licenza il Marchio FAIRTRADE a garanzia del controllo delle filiere dei prodotti provenienti dai Paesi in via di sviluppo, nel rispetto dei criteri di terzietà che l’ente di certificazione assicura. Supporta le aziende nell’approvvigionamento di materie prime certificate e nel consolidamento delle filiere in base alle richieste specifiche dei propri partner. Attualmente in Italia sono in vendita più di 750 prodotti Fairtrade e il valore del venduto è di 110 milioni di euro.
Per maggiori informazioni: www.fairtrade.it .
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