COMIZI A CONFRONTO. SALVINI E ZINGARETTI AD ALBANO
Albano ha ospitato a Piazza Pia due importanti comizi: quello di Salvini, il 28 agosto, e quello di Zingaretti, il 2 settembre. In ambedue i casi vi è stata una contestazione ma, anche per la presenza delle forze dell’ordine (nel primo caso molto numerosa), non si sono registrati problemi di ordine pubblico. Albano è una città pacifica.
Di seguito alcune osservazioni sui due eventi, al di là di quanto gli oratori hanno detto nei loro interventi.
Comizio di Salvini. Nella piazza sono convenute molte persone, in buona parte provenienti da diversi Comuni dei Castelli Romani. Dire quanti hanno partecipato attivamente all’evento e quanti erano ai margini per lo “spettacolo” non è molto agevole. Molte di quelle che erano all’interno dell’area del comizio, sebbene invitate a rispettare le regole Covid, erano accalcate non rispettando il distanziamento sociale e non indossavano la mascherina. Al termine del discorso si è formata una lunga fila, durata per più di un’ora, di persone per un seflie con il segretario della Lega. A tal proposito, due osservazioni. In non pochi casi né Salvini, né i fotografati a cui si stringeva per la messa in posa, indossavano la mascherina. Una così macroscopica attrazione per il “capitano” ricorda i bagni di folla che evocano il culto della personalità e la propensione verso dell’uomo solo al comando.
Comizio di Zingaretti. Nella piazza erano state disposte le sedie alla dovuta distanza, le persone hanno rispettato il distanziamento ed indossavano la mascherina. Dopo il comizio il segretario dei DS ha salutato e si è avviato verso il successivo appuntamento elettorale.
Conclusione. Due mondi a confronto in un paese dove regna la democrazia, forma di convivenza che dobbiamo tenerci ben stretta.
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